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Volkswagen Nanospyder


Avatar Redazionale, il 29/12/06

17 anni fa -

Non ce ne vogliano in Audi, ma tra le proposte partorite dal Centro stile congiunto quella più impressive ci è sembrata proprio quella marchiata VW, complice il massivo uso di tecnologie, la carrozzeria che si gonfia per proteggere gli occupanti e una linea minimalista ma d'impatto. La pronosticavamo vincitrice, in nome di una visione davvero rivoluzionaria nell'utilizzo di materiali basati sulle nanotecnologie, mirate anche ad innalzare l'efficienza delle fuel cell. Invece niente, l'Hummer le ha tarpato le ali ma noi le dedichiamo comunque una bella scheda. Se metà delle rivoluzioni prospettate saranno realtà entro il 2015, sarà la vera vincitrice morale. Incompresa.

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Volkswagen/Audi Design Center California

Designer: Patrick Faulwetter, Daniel Simon, Ian Hilton



MISUNDERSTANDING Chiariamo subito un punto: Nanopsyder, proposta del Centro stile Vw californiano, si riferisce all'uso intenso di nanotecnologie, non servirà essere piccolini per guidare.. La notizia è che,per una volta, un concept presenta linee, materiali e utilizzo di tecnologie davvero distanti dal panorama comune. Non un'anteprima del prossimo modello da comprare dopo un anno. Ma una vera rivoluzione copernicana, partendo da particelle grandi un milionesimo di millimetro. Sarà vera gloria?

SORPRESA! Presto per dirlo e, per una volta, non dipende dal marketing e dalle reazioni dei clienti. A decidere saranno gli sviluppi legati all'utilizzo delle nanotecnologie. La sorpresa, comunque, è di quelle da punto esclamativo. Tanto che al primo sguardo non si riesce a non pensare ad un fumetto. Magari un manga futurtecnologico di stile tipicamente giapponese. I rendering disegnano un bolide a sigaro con quattro zampe che si immaginano ruote solo alla lontana. Roba da Tokyo 2040 e dintorni. E invece. La Nanospyder nasce come compito a casa nell'anno 2006.

SCOLARETTI I tre studentelli, che poi sono tre giovani designer del Centro stile Volkswagen di Santa Monica, hanno deciso di prendere sul serio il brief della conferenza/concorso "Design Los Angeles". Patrick Faulwetter, Daniel Simon e Ian Hilton hanno messo nel frullatore creatività, ricerca tecnologica e una visione rivoluzionaria della mobilità futura. Che punta decisa sullo sviluppo, appunto, delle nanotecnologie.

NANO NANO Per ora possiamo guardare sullo schermo solo delle riproduzioni digitali. Come dice il nome, si tratta di una scoperta,sembra una monoposto o al massimo una due posti secchi (le informazioni sono scarse). Si sa, invece che dispone di quattro motori elettrici nascosti uno per ruota. La nanoauto si muove a idrogeno e le fuel cell vengono alimentate dall'energia solare. Ma le sorprese non finiscono qui.

CARROZZERIA DI PELLELo scheletro della concept futuribile è composto da milioni di nanoparticelle che possono essere programmate e reagiscono con comportamenti "morbidi" o rigidissimi a seconda della necessità. Questo significa che la spiderina per girare sul lungomare conserverà una spina dorsale robustissima ed estremità e copertura morbide alla bisogna. Il tutto sarebbe poi vestito da pannelli composti di materiale organico che possono gonfiarsi, ad esempio, in caso di incidente. Se non é rivoluzione poco ci manca.

NANOTECNOLOGIE D'altra parte la ricerca e lo sviluppo nel settore delle nanoscienze e delle nanotecnologie sono la "speranza" del futuro. Senza dilungarsi in trattazioni più da Quarkbox che da MotorBox, ci limitiamo a dire che i termini appena citati indicano la capacità di studiare, assemblare e manipolare la materia a livello di dimensioni talmente piccole da non riuscire a pensarle. I1 nanometro corrisponde a un milionesimo di millimetro e i miracoli e benefici attesi riguardano tutti i settori: si potrebbero costruire e pensare nuovi materiali partendo non dal "grande" come accade ora ma dal "piccolo". Come risultato si otterrebbero nuovi materiali con nuove proprietà, prestazioni migliorate e caratteristiche innovative.

RICADUTE Quali ricadute per il mondo automotive? Potenzialmente lo spettro è amplissimo: dall'illuminazione all'informativa di bordo, dalla sensoristica alla riduzione delle emissioni, passando per la componentistica. L'impatto potrebbe rivelarsi importante per argomenti chiave quali comfort e sicurezza. Oltre che per l'ambiente. Non a caso la Nanospyder sfrutta l'energia solare per ricaricare le fuel cell, altro settore in cui le nanotecnologie possono migliorare gli attuali parametri di riferimento in tema di acquisizione e immagazzinamento in rapporto a spazio e dimensioni. Ma le nanotecnologie sono importanti anche per ottenere materiali autopulenti...

NANO-NANO Il progetto "nano", indipendentemente dal risultato, ha il merito di essere coraggiosamente innovativo. Non solo fuori, ma anche e soprattutto sottopelle: look futuristico e tecnologia futuribile. Non si sa ancora quanto davvero realizzabile e riproducibile su scala industriale. Dopo Nanospyder, avremo anche NanoSuv e... NanoGolf?


Pubblicato da Redazione, 29/12/2006
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Come saremo: Le guideremo nel 2015?