Nell'anno del ventennale della joint-venture tra l'italiana Magri Gomme e il colosso giapponese, la Yokohama Italia inaugura la sua nuova sede.
Mentre soffia sulle venti candeline della torta di compleanno, Yokohama Italia ha inaugurato la sua nuova sede a Carpenedolo (Brescia), cuore storico dell'attività della famiglia Magri.
Sono passati ormai vent'anni da quando la Magri Gomme, le cui radici risalgono ai primi anni del dopoguerra, è diventata unico importatore del brand Yokohama per il mercato italiano. Da lì, il passo successivo è stato la joint-venture italo-nipponica che ha dato vita a Yokohama Italia, sulla base di una compartecipazione all'80% tricolore e al 20% jap.
Oggi, la sfida a un mercato che risente della crisi economica e del forte rincaro delle materie prime come mai nel passato (il sell-in si è ridotto di molto rispetto al primo semestre del 2007), riparte da nuove mura. Quelle degli uffici Yokohama, una moderna palazzina di tre piani che fa da anticamera a un magazzino di oltre 20.000 metri quadri destinato allo stoccaggio dei pneumatici.
L'impianto è stato costruito all'insegna dell'ottimizzazione energetica; l'edificio che ospita gli uffici, ad esempio, è dotato di pannelli radianti in grado di ridurre di oltre il 50% il consumo di energia. Di fronte, è stato creato un laghetto artificiale che non serve solamente d'arredo al giardino antistante gli uffici: in caso di pericolo, è dalla sua riserva che attinge l'intero sistema antincedio per spegnere le fiamme.
Impianto nuovo, magazzino e uffici a risparmio energetico, laghetto pompiere: quant'è costato a Yokohama Italia questo regalo del ventennale? Ben 15 milioni di euro più il costo del terreno, che in metri quadri fa cinquantamila. Ma i vertici sperano di recuperare una parte dell'investimento tecnologico proprio grazie ad una drastica riduzione dei consumi energetici di produzione.