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Autonomous driving

Volkswagen e la guida autonoma on-demand. Cioè a pagamento


Avatar di Lorenzo Centenari, il 11/07/22

2 anni fa - Se hai piacere, guidi tu. Altrimenti, guida l'auto. Ma non gratis

Volkswagen, in futuro guida autonoma on-demand a pagamento?
Se hai piacere, guidi tu. Altrimenti, guida l'auto. Ma il servizio non è gratis. Guida autonoma pay-per-use, la vision di Volkswagen

Dal ''pay-per-drive'' al ''pay-not-drive'', del quale una variante potrebbe chiamarsi - chissà - ''pay-per-sleep''. Pago per non guidare. Pago, addirittura, per schiacciarmi una pennichella. Potrebbe essere questa la frontiera dei servizi tecnologici di bordo, quelli in particolare attivabili a piacimento dall'utente. E se sin qui il fenomeno ha interessato funzioni come l'infotainment, o componenti - nel caso di auto elettriche - come il software di motore e batterie, un giorno a poter essere opzionata da un momento all'altro con un click sarà nientepopodimeno che la guida autonoma. D'accordo, pure Tesla oggi consente di sbloccare funzionalità di guida autonoma tramite aggiornamenti over-the-air. Ma l'idea di Volkswagen sembra un passo avanti.

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SALTO DI SPECIE La componente software sta assumendo, nell'industria auto, un ruolo chiave, forse sin maggiore dell'aspetto ''hardware'', qui con il significato di vettura in senso fisico. Non è un caso che Volkswagen si sia equipaggiata nel 2020 di una divisione intera, Cariad, dedicata allo sviluppo di tecnologie che spazino dall'autonomous driving alla connettività, passando per tutti i servizi digitali di bordo che la mente umana riesca a concepire. Proprio il boss di Cariad, Dirk Hildenberg, nel corso di un'intervista a Bloomberg avrebbe sdoganato l'idea del concetto di guida autonoma come ''accessorio'' da sbloccare dietro ordinazione. Anche durante la marcia, anche solo per poche decine di chilometri.

L'ORA DELLA RICREAZIONE ''Non abbiamo ancora raggiunto l'autonomia di livello 4, tuttavia già ora - spiega Hildenberg - in determinati contesti l'Intelligenza Artificiale può erogare funzioni di assistenza alla guida particolarmente avanzate. Stiamo ragionando su un modello di abbonamento, o di function-on-demand, sottoscritto il quale l'IA ti avviserà della possibilità, diciamo per le successive 50 miglia, di abbandonare i comandi e di attivare le tecnologie self driving''. Questo per permetterti ''di rilassarti, dormire, lavorare, guardare un film, fare qualsiasi cosa''. Scenari ancora lontani, dal momento che né la rete stradale, né le leggi, oggi permetterebbero di implementare funzionalità del genere. Il punto è un altro: quanto il pubblico sarà disposto a sottoscrivere un abbonamento, o a pagare una tantum, per assaporare i benefici della guida autonoma (e di altri effetti speciali)? Affinché il paradigma abbia successo, a evolvere dovrà essere innanzitutto il prisma di abitudini dell'automobilista. 


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 11/07/2022
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