BEV is the new GPL, ossia le auto elettriche sono le nuove auto a GPL. In che senso? Che i modelli a batterie cominciano a incontrare limitazioni prima riservate alle motorizzazioni a gas di petrolio liquefatto. Accade in Norvegia, dove la compagnia marittima Havila Kystruten vieta l'accesso dei BEV a bordo delle sue navi da crociera: proprio la Havila Kystruten che si fa vanto di avere le navi più moderne ed eco-friendly in servizio sulle rotte costiere locali. Ma perché?
Il cargo Felicity Ace in fiamme in mezzo all'Atlantico
IL PRECEDENTE FELICITY ACE
La questione è semplice: sull'accesso delle auto elettriche a traghetti e navi pesa il timore di un incendio. Brucia ancora - è proprio il caso di dirlo - l'incidente del Felicity Ace, il cargo diretto negli Stati Uniti con quasi 4.000 auto a bordo, tra cui molte elettriche, affondato nell'oceano per le fiamme divampate nella stiva. In quel caso, va detto, l'equipaggio di 22 persone è stato tratto in salvo e i vigili del fuoco intervenuti sono riusciti a domare l'incendio, ma troppo tardi per riuscire a salvare la nave e il carico.
Auto imbarcate su un traghetto - foto di Tobias Tullius via Unsplash
I RISCHI DELLE AUTO ELETTRICHE
Da un lato la tendenza a incendiarsi delle auto elettriche è ancora questione dibattuta: sono ancora troppo poche perché il confronto dei dati con quelli delle auto a motore tradizionale sia valido dal punto di vista statistico. Quello che è assolutamente certo, invece, è che quando un incendio coinvolge un'auto elettrica, la batteria è difficilissima da spegnere e ciò può effettivamente creare situazioni dalla gestione particolarmente complicata: sia sulla terraferma sia, a maggior ragione, su una nave da crociera con migliaia di turisti a bordo.
Nave in crociera tra i fiordi - foto di Vidar Nordli Mathisen via Unsplash
VAPORI TOSSICI Per questo la compagnia di navigazione norvegese Havila Kystruten, dopo aver chiesto consiglio alla società di consulenza Proactima AS, si rifiuta categoricamente di imbarcare le auto elettriche sulle sue navi in servizio sulle rotte costiere, nonostante l'esplicita richiesta del governo norvegese. Proactima AS ritiene infatti che, anche se le navi sono all'avanguardia e in grado di gestire un tradizionale incendio petrolchimico, il rischio di un incendio da litio o addirittura da idrogeno sia troppo grave per essere giustificato. Questo perché la combustione del litio, oltre al calore particolarmente intenso, produce anche vapori tossici, che potrebbero mettere a rischio la salute dei passeggeri anche se lo spegnimento andasse a buon fine. Tuttavia...
Nave in navigazione tra i fiordi - foto di Vidar Nordli Mathisen via Unsplash
COSA FANNO LE ALTRE COMPAGNIE
Può sembrare ironico che le nuovissime eco-navi di Havila utilizzino esse stesse batterie al litio per la navigazione, ma la differenza tra queste e le celle delle auto in stiva è che gli accumulatori della nave sono isolati in una stanza ignifuga e appositamente attrezzata con un sistema antincendio progettato su misura: tanto per le dimensioni della batteria quanto per la particolare chimica al suo interno. Impianto che per ora non è previsto nelle stive. La scelta di Havila Kystruten di lasciare a terra le auto elettriche, va sottolineato, fa notizia anche perché è un'anomalia. In Italia, per esempio, diverse compagnie di navigazione come GNV, Grimaldi, Moby, Siremar e Tirrenia le imbarcano senza problemi e la svedese Stena Line Ferry offre addirittura il servizio di ricarica a bordo. Scommettiamo che Havila Kystruten cambierà rotta?