RIAPERTURE? No bonus, no party, anzi proprio non riparti. I dati del mercato auto Italia di maggio 2021 mettono a nudo le forti difficoltà del settore a risollevarsi dalla crisi Covid, quasi vanificando i piccoli segnali di ripresa dei mesi scorsi. Quando qualche spicciolo dal Governo era pur arrivato. Solo 142.730 immatricolazioni, ovvero -55.000 unità rispetto a maggio 2019 (maggio 2020 non fa testo in quanto ancora in parte sotto lockdown), ovvero -27,9%, il calo più pesante degli ultimi mesi. Nel cumulato gennaio-maggio 2021 il mercato perde invece circa 1 vettura su 5, con 735.125 unità. Non va e l'industria preme il tasto di emergenza.
SOS INCENTIVI In un comunicato congiunto, le associazioni Anfia (filiera nazionale), Federauto (concessionari) e Unrae (Costruttori esteri) sottolineano come il dato di maggio sia ''la testimonianza numerica dell'insufficienza degli incentivi destinati alla fascia 61-135 g/km di CO2, esauriti troppo presto per innescare un effetto volano sul nostro mercato''. E come ribadito anche oggi, 1° giugno, dalle stesse Associazioni nel corso di un’audizione presso la Commissione Bilancio della Camera, ''l’auspicio è che nell’iter di conversione del decreto Sostegni-bis trovino spazio adeguate misure volte a sostenere il settore, favorendo il rinnovo di un parco circolante molto anziano. Secondo i più recenti dati ACI, infatti, nel 2020 è ulteriormente invecchiato, portando l’età media a 11 anni e 10 mesi, tra i più vetusti d’Europa''.
LA RICHIESTA A questo scopo, secondo i rappresentanti del comparto, è quindi oltremodo ''necessario rifinanziare per l’anno corrente, con una dotazione adeguata e non effimera, gli incentivi per la fascia 61-135 g/km a fronte di rottamazione, incentivi che hanno dimostrato di incontrare il forte gradimento dei consumatori e di ottenere effetti molto incisivi sull’ambiente. Di fondamentale importanza anche il rinnovo degli incentivi destinati all’acquisto di veicoli commerciali di ultima generazione''.
I NUMERI A maggio 2021 calano in doppia cifra sia le vendite ai privati (-19,6%), sia alle società (-18%), mentre destino analogo lo incontra anche il mercato del noleggio a breve (-49,9%) e a lungo termine (-21,1%). Il crollo interessa tutti i modelli a combustibili fossili: a benzina (-48,4%), diesel (-59,6%), a GPL (-29,6%) e a metano (-15,7%), mentre crescono come sempre in modo esponenziale le ibride (+295%), in particolare il plug-in hybrid (+1.500%), ma due anni fa l'offerta stessa era drasticamente inferiore. Conquiste esponenziali anche per le full electric (+340%), ora al 3,6% di market share.
MARCHI E MODELLI Tra i grandi Gruppi, segno meno un po' per tutti, da Stellantis (-31%) a Toyota (-8%), passando per Gruppo Volkswagen (-20%), Gruppo Renault (-53%) e Ford (-35%). Tra i singoli modelli, infine, sempre Fiat Panda in cima alle preferenze (9.871 immatricolazioni), seguita a distanza da Fiat 500 (5.444) e Lancia Ypsilon (4.619). Completano la top 10 Fiat 500 X (4.326), Ford Puma (3.522), prima tra le straniere, inoltre Toyota Yaris (3.186), Jeep Compass (3.171), Citroen C3 (3.161) e Volkswagen T-Roc (3.111).