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Truffe Assicurative: in manette 18 avvocati di Napoli


Avatar di Marco Congiu, il 17/10/18

6 anni fa - Giro milionario di truffe assicurative con falsi testimoni

Truffe alle Assicurazioni a Napoli: in manette 18 avvocati

Associazione a delinquere finalizzata alla truffa, la falsa testimonianza, il riciclaggio e l'aggravante della transnazionalità

VEDI NAPOLI E POI MUORI Parliamo ancora una volta di truffe alle assicurazioni. Se è vero che la Manovra di Bilancio potrebbe portare una diminuzione del premio annuo pari a circa il 65% a Napoli, è altrettanto vero che la città partenopea è stata ancora una volta teatro di truffe criminali. Stavolta i protagonisti, tra gli altri, sono 18 avvocati: tra i reati loro imputati si spazia dal riciclaggio all'associazione per delinquere.

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I FATTI Finti testimoni venivano ingaggiati nel quartiere di Fuorigrotta e pagati con 100 euro per autenticare dei falsi incidenti. Le false testimonianze venivano raccolte ed inviate alle assicurazioni, che elargivano il risarcimento bonificandolo su conti maltesi. Una truffa milionaria, con 2.800 pratiche già avviate dai compiacenti avvocati. In totale sono state 49 le misure cautelari emesse, che vanno dalla carcerazione agli arresti domiciliari.

GIORNTA DA DIMENTICARE Non usa mezzi termini Maurizio Bianco, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Napoli. «È una giornata amara per l'Avvocatura napoletana. L'avvocato, per la delicata funzione che svolge, deve essere e deve apparire immune anche solo dalla tentazione di seguire percorsi illeciti motivati dall'interesse personale. Gli arresti sono l'occasione per affermare che gli avvocati, primi tra tutti, chiedono a gran voce che si faccia pulizia al proprio interno e noi dobbiamo fare la nostra parte. Nel pieno rispetto delle garanzie e della convinta presunzione d'innocenza, il quadro che si è presentato agli occhi dei consiglieri delegati (Scarpa, Zanchini, Cricrì, Criscuolo, Napolitano, Salvati, Sorge e Armiero) che hanno partecipato alle perquisizioni è apparso da subito sconfortante e sarà immediatamente sottoposto alla valutazione del Consiglio distrettuale di disciplina per eventuali provvedimenti.»


Pubblicato da Marco Congiu, 17/10/2018
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