MULTITASKING Lo insegnano in qualsiasi business school: parola chiave di una crescita costante è la diversificazione. A investire il proprio patrimonio su un settore solo, si corrono rischi. Meglio spacchettarlo e così bilanciare perdite e guadagni. Diversificare è proprio la specialità di Mr Musk, il quale - se avesse scommesso solo sulla produzione e sul commercio di automobili - forse oggi non sarebbe - al netto delle oscillazioni quotidiane, ma il senso non cambia - l'uomo più ricco del mondo. Né Tesla sarebbe forse un'azienda ancora in piedi. Non è questione di tifare pro o contro Musk: parlano i numeri. Parla il bilancio del primo trimestre 2021.
Elon Musk, imprenditore a tutto campo
FINANZA O INDUSTRIA? Leggendo i risultati finanziari Tesla registrati nei primi tre mesi dell'anno si apprende in effetti di profitti sorprendentemente elevati, ma che non provengono dalla vendita di auto. Entrate pari a 10,39 miliardi di dollari, utile netto record di 438 milioni di dollari. Peccato che ad essere contabilizzati sono pure i business paralleli a quello principale, ovvero vendita di crediti ecologici a quei marchi con un tasso di emissioni medie oltre la soglia di infrazione (ne parlammo proprio qui) e compravendita di criptovalute. Grazie a green credit e Bitcoin, da gennaio a marzo 2021 Tesla ha guadagnato rispettivamente 518 milioni di dollari e 101 milioni di dollari. Approfondiamo il tema Bitcoin un secondo.
CRIPTO GUADAGNI In tempi non sospetti, Tesla investì in Bitcoin una somma di 1,5 miliardi di dollari, annunciando a stretto giro di posta l'intenzione di accettare la chiacchieratissima moneta virtuale anche come pagamento per le proprie auto. Naturale che a quel punto, in Borsa, il Bitcoin abbia preso l'ascensore, aumentato notevolmente dii valore. Ed è al momento giusto che la compagnia vende Bitcoin a sufficienza per realizzare un profitto di 100 milioni. Così funziona sui mercati finanziari, e Musk qualche nozione deve averla metabolizzata. Sta di fatto che, senza i 619 milioni di dollari in eco-crediti e in Bitcoin, Tesla nel Q1 2021 sarebbe in perdita per 181 milioni di dollari.
Tesla, la vendita di auto non basta a tenere i conti in ordine
E IN PROSPETTIVA? Nel primo spicchio di 2021, si legge nel report come la società abbia venduto 184.800 esemplari tra Model 3 e Model Y, e sebbene non abbia costruito una sola Model X o Model S, abbia comunque smaltito vetture dallo stock 2020. Per un volume complessivo che non ha perciò impedito a Tesla di perdere 970 dollari per ciascuna auto venduta. Le proiezioni interne danno produzione e vendita in costante aumento, specie grazie al contributo del crossover Model Y. Riesce tuttavia difficile credere che senza il redditizio business dei crediti e delle valute elettroniche Tesla possa, da qui ai prossimi trimestri, trarre profitti. Ma prima o poi, anche i marchi trazionali avranno a portafoglio numerose full electric, quindi il mercimonio dei green credit prima o poi si esaurità. Resta il Bitcoin, che alcune fonti citano come un'attività altamente inquinante. La sostenibilità di Tesla sul lungo periodo non dipende da un rapporto trimestrale dopo l'altro.