ELETTRICO SI, ELETTRICO NO…Le sirene d’allarme iniziano a suonare da più parti e se prima l’elettrificazione sembrava la panacea di (quasi) tutti i mali come inquinamento ambientale, carenza di combustibili fossili, ecc, oggi l’energia “green” sembra aver perso l’appeal iniziale; anche se è vero che la pressione dei gruppi ambientalisti e dei governi di tutto il mondo ha messo le case automobilistiche in una situazione piuttosto precaria: adattarsi all'elettromobilità o morire. In effetti, molte aziende si sono impegnate a interrompere la vendita di auto con motore a combustione interna entro il 2030. Dai grandi costruttori alle piccole aziende che costruiscono pochi esemplari, tutti hanno annunciato i loro ambiziosi piani per un futuro più sostenibile e la strada appare ormai bella levigata e percorribile.
Transizione ecologica: perplessità di BMW sulla rapidità del passaggioPASSO INDIETRO A MONACO?BMW sembra sicuramente una delle aziende più attive, offrendo una serie di veicoli elettrificati che fanno chiaramente muovere l’interesse dei consumatori. Una scelta che ha visto mettere la parola fine allo sviluppo di alcuni motori considerati l'eccellenza dell’ingegneria di Monaco come il glorioso V12 benzina, che oggi trova posto sotto il cofano della Serie 7. Allora, evviva l’elettricità, stop all’inquinamento, ma… dietrofront al quartier generale in Baviera, dove il CEO dell'azienda, Oliver Zipse, ha recentemente dichiarato che mettere al bando i motori a combustione sarà un grosso errore. Le sue parole le troviamo in un bell’articolo sul sito web tedesco Automobilwoche, dove viene messo nero su bianco il suo pensiero e cioè che il mercato globale non è pronto per un mondo senza motori a combustione interna. Le sue audaci affermazioni sono state avanzate durante un incontro con il partito politico, Christian Social Union, al parlamento federale tedesco. Il top manager ha avvertito che un potenziale divieto di vendita di automobili alimentate da motori tradizionali sarebbe addirittura da ostacolo per l'industria automobilistica. “Se proviamo a vietare questa tecnologia in Germania, in Europa, ma anche in tutto il resto del mondo, faremo un grave errore. Se ciò accadrà troppo rapidamente non saremo pronti per la transizione su tutti i mercati”.
Transizione ecologica: il V12 benzina di BMW pensionato troppo presto? I MOTORI CONVENZIONALI POSSONO SOPRAVVIVREZipse crede chiaramente che il motore a combustione abbia ancora un futuro, sottolineando che la rivoluzione elettrica sta avvenendo troppo rapidamente perché altri mercati riescano a recuperare il ritardo rispetto a quelli già pronti. “Sarebbesemplicementedannoso rinunciare a una tecnologia in cui si ha una solida posizionesul mercato globale. Non credo che ciò aiuterebbe il clima o chiunque altro”, ha aggiunto. Tuttavia, mentre il capo di BMW è critico nei confronti del veto ai motori a combustione, la casa automobilistica tedesca è uno dei marchi leader quando si tratta di abbracciare l’elettromobilità. Quest'anno, la i3 100% elettrica uscirà di produzione dopo nove anni, ma i4, iX e in altri mercati, iX3 e le prossime i7 e iX7 sono tutti modelli pronti a raccoglierne il testimone.MA BMW È GIÀ PRONTA AL PASSAGGIO DI CONSEGNE Infatti,l'anno scorso, Zipse ha dichiarato ai giornalisti che BMW sarà pronta alla transizione da motori endotermici a elettrici, con un modello adatto per ogni segmento e in qualsiasi regione del mondo. “Il BMW Group non è preoccupato per questo. Se sia una buona idea è un'altra domanda... ma offriremo una gamma completa”.Mentre altre case automobilistiche si sono impegnate a diventare completamente elettriche entro il 2030 o a vendere solo auto a batteria in Europa, BMW non ha ancora annunciato nulla del genere. Sebbene possa apparire controversa, la schiettezza del CEO BMW ha senso e apre a nuovi scenari. Il dubbio è che i politici possano capire il suo punto di vista. E andare contro chi fa le leggi, purtroppo non si può…