IPSE DIXIT ''Non credo sia affatto realistico che le auto a guida autonoma possano viaggiare normalmente su strade ordinarie''. Che più chiaro di così, si muore. È il presidente e amministratore delegato di Toyota Akio Toyoda, ancora lui, a esprimere preoccupazione per una tecnologia automotive in pieno sviluppo, ma a suo avviso ancora non matura. Proprio come l'auto elettrica e il suo ecosistema.
IL CASO A indurre Toyoda a smorzare gli entusiasmi per il rapido sviluppo dei sistemi di guida autonoma, l'episodio che ha visto un esemplare di e-Palette investire un atleta durante i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. L'incidente risale al 26 agosto scorso, quando il mezzo ha investito un pedone ipovedente. Fortunatamente, la e-Palette viaggiava solo a circa 2 km/h e l'atleta non è rimasto ferito. Per correre ai ripari, meglio tuttavia non aspettare l'incidente grave.
CONTROCORRENTE Immediate le scuse di Toyoda, immediate anche le dichiarazioni che mettono in dubbio la corsa per produrre veicoli con sistemi di guida completamente autonoma. ''C'è questa pressione sui produttori di automobili per essere i primi a costruire veicoli autonomi di livello 5, ma sostengo - afferma il manager giapponese - che non dovremmo saltare su un simile carro''.
AI RIPARI Toyota ha rapidamente indagato sull'incidente dei Giochi e ha apportato una serie di modifiche prima di riprendere le operazioni dell'e-Palette. Ad esempio, ogni veicolo senza conducente è stato dotato di un secondo autista di riserva, mentre i comitati olimpici e paralimpici hanno anche aumentato il numero di guide agli incroci attraverso il villaggio olimpico.
IL PRECEDENTE All'inizio di quest'anno, Toyoda aveva lamentato il crescente clamore intorno ai veicoli elettrici, affermando che il Giappone esaurirebbe l'elettricità se l'intero parco circolante del Paese si convertisse al full electric. Ora, le critiche alla guida autonoma. E un altro dibattito è aperto.