Pista avvalorata dal WSJ: Musk avrebbe valutato la privatizzazione di Tesla grazie al sostegno di VW e di un fondo di private equity
AUTO (ELETTRICA) DEL POPOLO Ora si spiega come mai Elon Musk, le scorse settimane, sia andato in crisi e abbia fatto più di un pensiero alla privatizzazione del suo giocattolone. I fondi per abbandonare Wall Street e trasformare Tesla in una private company sarebbero stati garantiti da Volkswagen. Lo riporta il Wall Street Journal: il Gruppo tedesco avrebbe formulato una proposta di acquisto, poi da Musk ufficialmente declinata in seguito a considerazioni di più ampio respiro.
(IM)POSSIBILE DA RIFIUTARE Il WSJ sostiene come Volkswagen, in collaborazione con il fondo di private equity Silver Lake, avrebbe espresso l'intenzione di entrare nel capitale Tesla versando un assegno da 30 miliardi di dollari, assumendo così il ruolo di azionista di maggioranza e ricevendo un impulso decisivo nello sviluppo delle tecnologie per auto elettrica e guida autonoma.
FINE PRIMO TEMPO Preso atto delle perplessità degli altri investitori (tra i quali il fondo sovrano dell'Arabia Saudita, titolare del 5% delle azioni), disturbato inoltre all'idea di cedere almeno in parte il timone dell'organizzazione, Musk avrebbe interrotto le trattative. Non è tuttavia da escludere che in futuro Volkswagen possa tornare alla carica, ingolosita dalla prospettiva di una sorta di filiera integrata dell'elettrificazione.
I PRECEDENTI Volkswagen non sarebbe in ogni caso il primo grande Costruttore a investire in Tesla. Nei suoi primi anni di esistenza, già all'avanguardia sotto il profilo tecnologico ma affamato di liquidità, il brand californiano venne sostenuto sia da Daimler, sia da Toyota.