Niente più rifornimento ai Tesla Supercharger – tantomeno gratuito – per taxi, flotte e qualunque altra auto a uso commerciale
CHIUSI I RUBINETTI Elon Musk ha deciso: d'ora in poi l'uso delle colonnine di ricarica rapida e gratuita Supercharger sarà vietato a tutte le Tesla utilizzate per scopi commerciali. Niente più rifornimento – tantomeno gratuito – per le auto a uso taxi, autisti di Uber, Lyft, flotte per la consegna delle merci e qualunque altra impresa commerciale. Persino l'utilizzo per scopi governativi è bandito.
VALE IN TUTTO IL MONDO La nuova norma, definita per un “uso equo” delle stazioni di ricarica, si applica a tutte le Tesla acquistate a partire dal 16 dicembre 2017 – sia nuove sia di seconda mano – e vale presso tutti i Supercharger del mondo. In caso di violazione, Tesla sarà in grado di "limitare o bloccare la capacità del veicolo di utilizzare le stazioni Supercharger".
CONTRO GLI ABUSITesla dice che la regola è stata introdotta per consentire e promuovere quello che era l'uso previsto in origine per la rete di Supercharger: permettere i viaggi sulle lunghe distanze con i veicoli elettrici. La cosa, però, segue anche alcuni abusi accertati, come la brutta abitudine di lasciare parcheggiata la propria Tesla presso le piazzole di ricarica durante la notte, rendendole inservibili. Lo avrebbe fatto, per esempio, la flotta di taxi Tesloop ad Amsterdam.
SUPERCHARGER PER IL BUSINESS Inoltre, non è difficile immaginare che regalare energia elettrica a chi ne fa un consumo intensivo si stia rivelando anti-economico. Non è la prima volta che Tesla modifica le regole per l'utilizzo dei Supercharger: prima gratuiti e ora a pagamento e meno che il nuovo acquirente non ottenga una cosiddetta referenza (referral) da qualcuno che sia già proprietario. Per uso commerciale, Tesla dice che offrirà alternative alla rete di Supercharger. A Montreal, per esempio, ha costruito per una compagnia di taxi una stazione Supercharger dedicata e privata.