Breve storia a strano fine. Riparai l'alzacristalli elettrico - ovviamente, lato guida - della mia anzianotta Lancia Ypsilon. Ma il guasto tornò presto a riproporsi: ''apri finestrino'' sì, ''chiudi finestrino'' no, vai a scoprire tu l'origine del male. Poiché far aggiustare un accessorio come un alzacristalli non è esattamente operazione di routine, specie per il mio portafogli, rinunciai ad un secondo tentativo e scelsi di convivere con quell'anomalia. Finestrino chiuso a vita. Che vuoi mai che sia, mi dissi. Ogniqualvolta sarà necessario, anziché il finestrino, aprirai la portiera. Sì, pure dove apparentemente un finestrino che funziona è un accessorio indispensabile. Tipo al casello autostradale per le operazioni di ritiro ticket / pagamento ticket. Tenne coraggiosamente fede alla promessa, il nostro eroe. Divenne campione del mondo di ritiro-ticket-autostrada-tramite-apertura-porta-in-spazi-angusti-a-ruote-in-lento-movimento. Finché il suo fisico e il suo spirito testardo si stancarono di quei pit stop contorsionistici. Morale della storia: non ho mai più fatto riparare il motorino dell'alzacristalli. Ho fatto il Telepass: costava meno. Salvo poi scoprire che, oltre alle mie tasche, sarebbe costato meno anche alla mia salute psicofisica. Solita riflessione: perché non l'ho fatto prima?
Telepass: piccolo investimento, grandi benefici
A PROVA DI ''BOOMER''
L'antefatto per chiarire che il mio carattere, a qualsiasi innovazione tecnologica, inizialmente oppone sempre strenua resistenza. L'ultimo della compagnia, a suo tempo, a equipaggiarsi di uno smartphone, l'ultimo a iscriversi ai social network, ultimo tra i colleghi a maturare confidenza con la mobilità elettrica e ad armeggiare con applicazioni di ricarica veloce. Sì, il classico ''boomer'' non di anagrafe, ma per talento naturale. Figuriamoci se avessi mai preso in esame una funzione come il Telepass, senza quella circostanza del cristallo fermo immobile alla mia sinistra. Ringrazio il destino e passo ad elencare i benefici del mio nuovo stile ''speedy'' di imboccare l'autostrada. E a rispondere a eventuali dubbi che affliggevano anche me.
I ''NO-TELEPASS'' Secondo un ''censimento'' che risale al 2021, di un parco circolante nazionale di 34 milioni di veicoli, circa 24 milioni fa uso della rete autostradale. Circa la metà, quindi 12 milioni, è cliente Telepass. Mi rivolgerò perciò all'altra metà, di cui facevo parte anch'io sino alla scorsa primavera e all'interno della quale - sono certo - esistono profili ''boomer'' simili a quello del sottoscritto. Prima, le ovvietà.
TELEPASS PERCHÈ
Appiccicare quel piccolo oggetto alla sommità del parabrezza ti consente di sbrigare più rapidamente e più comodamente le operazioni di ingresso/abbandono autostrada sia in caso di traffico scorrevole (non devi fermarti, non devi estrarre carte, banconote o monetine, non devi aprire la portiera se hai l'alzacristalli rotto, ogni riferimento è puro caso). Sia, soprattutto, in presenza di code alle porte self service o con operatore umano. È un gesto in meno, è spazio che si libera per concentrarsi sulle altre preoccupazioni (mica il Telepass risolve le diatribe col tuo capo o con tua moglie), è un feeling di benessere - per quanto passeggero - che mi era sconosciuto. Funziona sempre? A me, di inconvenienti, non ne sono ancora capitati: il doppio ''beep'' non ha fatto cilecca in manco un'occasione. Mai si accettano testimonianze anche di segno opposto.
In corsia Telepass sei sempre il benvenuto
NON SOLO PEDAGGI Non erano i prezzi, a dissuadermi dal passaggio al mondo Telepass: già ero a conoscenza di un'offerta abbonamenti di ogni tipo, dal più basilare a quello più completo. A frenarmi, erano altri aspetti (leggi oltre). Io intanto ho adottato il piano base (Telepass Family), che a me basta e avanza: canone di 1,83 euro al mese, poco più di uno dei cinque caffè (di minima) che scolo da mattino a sera. Sfilo no-stop sotto la sbarra del casello e pure sotto quella del parcheggio multipiano di aeroporti come Milano Linate e Milano Malpensa, quelli che frequento con più assiduità. Già, non solo pedaggi: convenzioni con grandi parcheggi, pagamento in automatico Area C Milano, imbarco sui traghetti per lo Stretto. Da applicazione mobile o da area riservata del portale web, tieni sotto controllo movimenti e spese. Un unico addebito una volta ogni tre mesi. Tutto questo con l'offerta base. Cool.
App Telepass a prova di imbranato
TELEPASS SU MISURA Se imbocchi l'autostrada raramente, puoi considerare l'offerta on-demand (Telepass Pay Per Use): canone un pelo superiore (2,50 euro), ma solo quei mesi in cui paghi il pedeggio. Se, al contrario, sei un mangiatore compulsivo di autostrada, o se hai un debole per i ''programmi fedeltà'', hai l'imbarazzo della scelta. Esistono ad esempio abbonamenti ultracompleti - senza scendere in particolari - grazie ai quali, tramite il proprio profilo Telepass, pagare bollo, revisione auto, sosta sulle strisce blu, lavaggio auto (Telepass Plus). Ottenere un cashback sui pedaggi da spendere al rifornimento carburante o alla ricarica di un'auto elettrica (Telepass Pay X). Con Telepass puoi pure sottoscrivere l'RC Auto (Telepass Assicura). Per chi viaggia all'estero, infine, c'è il Telepass europeo. Nel tempo, Telepass è diventato molto più che un puro e semplice accessorio ''scansacode''. Ma a noi quella che interessa è la funzione originaria.
PERCHE NON CI HO PENSATO PRIMA
La mia latitanza patologica era dovuta essenzialmente a due perplessità (più una), poi rivelatesi entrambe infondate. Bastava informarsi: patologica, semmai, era la mia pigrizia.
CAMBIO TARGA Chissà perché ero certo che l'associazione tra un dispositivo Telepass e una targa differente rispetto all'originale richiedesse chissà quali tempi e competenze, neanche fosse un'attività clandestina. Finché un caro amico, mosso dalla compassione, non ha aperto l'app di Telepass dal proprio smaprthone per mostrarmi quanto quell'operazione fosse semplice. Sin dal contratto base, un click per modificare la targa, un altro click per aggiungere una targa. Ah! Il progresso...
Cambio targa? Bastano pochi passaggi
NOTE SPESE E le ricevute autostradali necessarie per rimborsi spese viaggi di lavoro? Senza uno scontrino in ''carta ed ossa'', come mi rimborsano il pedaggio? Questa volta è stato il mio fiuto di giornalista: vi svelo un segreto, esplorando la sezione ''Movimenti e Fatture'' puoi isolare le voci di tuo interesse e generare note spese personalizzate in PDF! Scherzi a parte, è tutto molto semplice e non corri più il rischio di vuotare nella spazzatura i giusificativi.
TUTOR ON BOARD? Terzo e ultimo dubbio, che a pensare male fai peccato, ma talvolta... Un Telepass a bordo come sorta di ''scatola nera''? Formulerò meglio: può, il dispositivo Telepass, registrare la velocità media come un Tutor ''personale'' e trasmettere un'eventuale infrazione alle Forze dell'ordine? In parole ancor più povere: se per viaggiare da casello a casello, come certificato dalle fotocellule sopra la sbarra, impiego un tempo inferiore a quello consentito dai limiti di velocità, può accadere che mi arrivi una multa? Senza contare che, talvolta, accade che in corrispondenza dei portali Tutor il proprio dispositivo Telepass emetta il classico segnale acustico. Ommioddio, sono sotto controllo? La risposta più sincera è ''sì, lo sei'', ma lo eri pure prima di montare il Telepass. Nel senso che Telepass Spa non è in alcun modo autorizzata a scambiare i dati di viaggio dei propri clienti con le autorità. Se ti becchi una multa, è perché ti ha beccato il Tutor stesso, e leggendo la targa. Quanto al ''beep'' anomalo sotto le porte Tutor: pare sia la ''voce'' di quel sistema che rileva i tempi di percorrenza (quelli a volte proiettati sui pannelli luminosi) e che si appoggia, in forma anonima, proprio sui transiti di veicoli muniti di Telepass. Sul tema della privacy, in automobile e non solo, il dibattito è più che mai aperto, ci mancherebbe. Ma se il caso è ''Telepass e privacy'', il caso è chiuso. Per adesso...
Sogno un mondo in cui il Telepass non è più un optional
PROPOSTA INDECENTE
Da quando quella scatoletta grigia sopra la mia testa mi accompagna, salgo in auto un pelo più sereno. È quella forma di tecnologia che - anziché complicarla - ti semplifica davvero le abitudini. E ve lo dice un ''boomer'' dentro. Sai che bello, se sulle auto nuove il Telepass fosse... di serie? Già qualcuno, anni fa, ci fece un pensiero...