Dalla tassazione progressiva sulle aziendali alle accise carburanti, passando per il bollo auto: le novità della legge di Bilancio
MANOVRA PERFETTA? Buone notizie e cattive notizie, tutto dipende dalla prospettiva dalla quale la Manovra la si osserva. La Finanziaria 2020, qualche novità per l'auto la contiene pure. Nulla in grado di spostare l'asse del mercato in modo significativo, né misure che impoveriscano l'Italia a quattro ruote senza possibilità di replica. Nulla, infine, che nemmeno restituisca chissà quali crediti ai contribuenti. Tasse, bonus e servizi: in sintesi, ecco punto per punto cosa cambia con la legge di Bilancio 2020.
AUTO AZIENDALI Come ampiamente anticipato, la tassazione del fringe benefit dell'auto a uso promiscuo passa dall'aliquota fissa del 30% ad una formula ad imposta progressiva. Importo da versare all'Erario calcolato in base al grado di ecologia, suddivisione dei modelli in quattro scaglioni. Con emissioni fino a 60 g/km di CO2, l'imposta scende al 25%. Con emissioni da 61 a 160 g/km resta all’attuale 30%, mentre da 161 a 190 g/km cresce al 40% dal 2020 e al 50% nel 2021. A partire da 191 g/km la tassa raggiunge infine nel 2020 il 50% del valore del benefit (il 60% nel 2021).
Bollo auto 2020, la parola chiave è PagoPA
BOLLO AUTO La tassa di possesso migra sulla nuova piattaforma digitale PagoPA, canale unico per tutti i pagamenti a beneficio della Pubblica Amministrazione. Presso sportelli fisici (Poste, banca, uffici Aci, ma ancora anche nelle agenzie di pratiche auto) sarà dunque necessario compilare il bollettino apposito, mentre optando per soluzioni di pagamento virtuale (carta di credito, home banking, app, etc.) il sistema reindirizzerà automaticamente la transazione verso il portale PagoPA.
ECOBONUS Confermato anche per il 2020 il fondo (70 milioni di euro) destinato a sostenere chi decide di acquistare l'auto elettrica o una plug-in hybrid, cioè le sole categorie che rispecchiano i prerequisiti stabiliti dal decreto risalente al 2019. Quindi: 6.000 euro di ecobonus per chi acquista con rottamazione un'auto dalle emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km (full electric), 4.000 euro senza rottamazione. Per modelli dalla CO2 compresa tra 21 e 70 g/km (plug-in hybrid), 2.500 euro con rottamazione, 1.500 euro senza rottamazione. Conditio sine qua non, prezzo di listino Iva esclusa inferiore a 50.000 euro. Misura attiva fino al 31 dicembre 2021.
ECOTASSA Idem, viceversa, per la tassa sui modelli più inquinanti, un balzello che funziona così. 1.100 euro di ecotassa se l'auto appartiene al primo scaglione di emissioni CO2 (161-175 g/km), 1.600 euro per il secondo (176-200 g/km), 2.000 euro i modelli di terza fascia (201-250 g/km), 2.500 euro infine per le auto del quarto scaglione (oltre i 250 g/km).
Prezzi benzina e diesel, nel 2020 niente aumento accise. Ma...
CARBURANTI Escluso nel 2020 un possibile rialzo delle accise su benzina e diesel grazie alla clausola di salvaguardia, eventuali aumenti non sono invece scongiurati a partire dal 1° gennaio 2021, quando (salvo interventi del Governo) i prezzi alla pompa potrebbero veder salire la propria quota "fissa".
IVA Sempre per effetto della stabilizzazione della clausola di salvaguardia, neutralizzato per il 2020 il possibile incremento dell'Imposta sul Valore Aggiunto, che per l'acquisto di automobili (ma anche per ricambi, carburanti, lubrificanti e manodopera) resta dunque al 22%.
PEDAGGI L'esecutivo ha inserito in Manovra un aumento del 3,5% dell'aliquota della Tobin Tax anche sull'Ires delle imprese concessionarie di servizi di mobilità, quindi anche alle società che hanno in gestione le autostrade. Questo non si tradurrà automaticamente in un aumento dei pedaggi: il meccanismo di calcolo delle correzioni al rialzo del ticket si fonda su altri parametri. Non è tuttavia escluso che il 1° gennaio o poco più in là, per un motivo o per l'altro la cifra al casello possa aumentare di qualche decimale (evviva).