Un decreto alla volta, una micro-proroga alla volta. Più o meno, al ritmo di una o due proroghe al mese. Puntuale, arriva anche quella di metà ottobre, la nona dal marzo scorso: dopo il decreto Aiuti ter firmato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 18 settembre, ora è un decreto legge ''ad hoc'', varato dal Cdm su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro dell'Economia Daniele Franco - ad allontanare la scadenza dello sconto sulle accise carburanti. Nuova deadline al 18 novembre 2022 e non più al 31 ottobre: alla nuova formazione di Governo, due settimane in più di tempo per decidere se proseguire sulla stessa linea, se deliberare - finalmente - per misure a lungo raggio, oppure - viceversa - se interrompere la saga delle proroghe.
Taglio accise, avanti adagio
TECNICAMENTE Con l’approvazione del decreto legge, il Governo dunque rinnova le riduzioni di IVA e accise ''al fine di contrastare il perdurare della crisi energetica e, in particolare, l'aumento dei costi dei carburanti, in continuità con gli interventi emergenziali adottati nel corso del 2022''. Fino al 18 novembre 2022 le aliquote di accisa sono così fissate a 478,40 euro per mille litri di benzina, a 367,40 euro per mille litri di oli da gas o gasolio usato come carburante, a182,61 euro per mille chilogrammi di gas di petrolio liquefatti (GPL), infine a zero euro per metro cubo di gas naturale usato per autotrazione. L'aliquota IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5%.
PRATICAMENTE Fino al 18 novembre, benzina e diesel si continueranno perciò a pagare circa 30 centesimi in meno rispetto al prezzo di listino praticato dalle compagnie (-25 centesimi + IVA, equivalenti a -30,5 centesimi IVA inclusa). Per il GPL, sconto di 4,7 centesimi + IVA, equivalenti a circa 5,7 centesimi IVA inclusa. Sul metano, infine, non si pagano le accise e si paga l'IVA al 5%.