Quando provo un'auto, un test che faccio sempre è quello di cercare di metterla di traverso anche con i controlli elettronici attivi. Per vedere che succede. In questo modo mi rendo conto di quanto l'auto si affidi all'ESP e quanto invece possa contare su un assetto sincero. In pratica, come già 30 anni fa diceva un mio caro amico, per capire se l'auto che ho in mano è controllabile o semplicemente controllata. Sono vecchie come l'elettronica le polemiche tra chi ammira la tecnologia di taluni modelli all'avanguardia e chi sottolinea che le auto devono star bene in strada anche senza l'aiuto dell'elettronica: la quale dev'essere quel qualcosa in più per aumentare effettivamente la sicurezza, non una pezza per far sembrare accettabili dei veicoli trascurati dal punto di vista meccanico.
LA LEGGE DEL PIÙ FORTE Sono passati appunto trent'anni e l'elettronica si è evoluta in modo esponenziale. Con essa anche le gomme sono migliorate: in un modo forse ancora più sorprendente, per quanto da molti sottovalutato. Di pari passo sono cresciute le auto. Una crescita che però non è solo qualitativa, ma anche quantitativa. Parlo di dimensioni e peso, aumentate al punto da far sembrare i modelli attuali le custodie di quelli precedenti. Ma pensate pure alle auto elettriche, che per via delle batterie superano spesso - e di slancio - le due tonnellate di peso. Quella attuale è una rincorsa a chi ha più carrozzeria attorno a sé: in nome della sicurezza, si dice, ma c'è qualcosa di illogico nel costringere i modelli a diventare sempre più pesanti per resistere all'impatto con il peso crescente degli altri veicoli. È un circolo vizioso.
Le auto di oggi? Sono molto più grandi e pesanti di quelle di ieri - foto di Glenna Haug via Unsplash
LA MASSA VA GESTITA Al di là di chi vuol vincere agli autoscontri forte dei suoi chili di troppo, senza alcun riguardo per chi è costretto a guidare auto piccole e leggere (quindi intrinsecamente più efficienti, parche nei consumi e amiche dell'ambiente, tra l'altro) preme notare che l'aumento di massa, magari accompagnato dall'alzarsi del baricentro, peggiora le doti di stabilità dell'auto. Lo dice la fisica e indirettamente lo diceva Colin Chapman, quando sottolineava che per andare più forte in rettilineo bastava aumentare i cavalli, ma per andare più forte ovunque bisognava ridurre il peso. E anch'io me ne accorgo sempre più spesso che, proprio alcuni dei modelli più grandi e pesanti, sbandano più facilmente se provocati ad arte per simulare una manovra di emergenza. Sbandano nonostante l'intervento dell'elettronica.
QUESTIONE DI DECIMETRI Ora, nei miei test (che conduco in area protetta) non vado a velocità estreme, ma ad andature solo di poco superiori a quelle di un automobilista prudente. Quando faccio sbandare l'auto, osservo come la derapata si sviluppa, stando attento a non peggiorare la situazione con manovre correttive palesemente sbagliate: spesso l'elettronica riprende il controllo e mi rimette in riga, ma capita a volte che sia io a dover dare un'aiutino ai chip con un accenno di controsterzo fatto a modino, per non deviare troppo dalla traiettoria rispetto agli spazi disponibili. Qui infatti non si tratta di andare in testacoda, ma di non uscire dalle corsie di una normale strada aperta al pubblico.
No: la trazione integrale non ti salva da un treno di gomme sbagliate per la stagione - foto di Julian Faist via Unsplash
BENE DA NUOVE, MA POI? L'esperienza diretta mi suggerisce che, con questa storia delle auto grandi e pesanti, stiamo un po' tirando la corda. Anche perché i comportamenti - comunque ancora sicuri - che osservo durante le mie prove, già si manifestano con gomme generalmente nuove, di produzione recente e in ottimo stato di usura. Ma tutti sappiamo, o almeno dovremmo sapere, che le prestazioni dei pneumatici non crollano di colpo quando il battistrada diventa liscio, ma tendono a degradare progressivamente con il consumo e l'invecchiamento del materiale. E quanti di noi vanno in giro con pneumatici sempre al top? In pratica, se già con auto e gomme nuove osservo a volte comportamenti che rendono l'aiuto dell'elettronica una necessità, invece che un ''di più'', è ovvio che gli scompensi dell'assetto possano risultare amplificati in condizioni meno controllate: con coperture logore e magari a velocità più alte su strade scivolose.
LE DOTI DELL'AUTO NON SONO UN ALIBI Non credo sia un caso se, come le statistiche dimostrano, gli incidenti sono comunque aumentati, nonostante gli enormi progressi tecnologici. Indubbiamente non sarà l'unica causa. Indubbiamente conterà anche la crescita del parco circolante, ma a mio avviso ciò dipende principalmente dal fatto che, mediamente, gli automobilisti non sono migliorati quanto le auto. Un po' nella guida (le auto che viaggiano quasi sempre sui binari non insegnano la prudenza né la prontezza di riflessi) e un po' nella prevenzione. Quante volte vediamo SUV costosi con gomme liscie o inadatte alla stagione? Fateci caso e ricordate che quanto più l'auto è grande e pesante, tanto più è importante la capacità delle gomme di tenerla in strada.