La decisione era nell'aria e sospensione, di fatto, è stata. Il quadro geopolitico non accenna a migliorare, la distanza di vedute tra Occidente e Russia resta incolmabile, e così anche Stellantis interrompe le proprie attività nella Federazione. Stop alla produzione di veicoli nello stabilimento di Kaluga, (eventuale) riaccensione delle linee a data da destinarsi.
L'INEVITABILE ''Dato il rapido aumento quotidiano delle sanzioni incrociate e delle difficoltà logistiche, Stellantis ha sospeso le sue operazioni di produzione a Kaluga per garantire il pieno rispetto di tutte le sanzioni incrociate e per proteggere i suoi dipendenti'', si legge nella nota ufficiale. Nota nella quale il Gruppo aggiunge che ''condanna la violenza e sostiene qualsiasi azione che possa riportare la pace''. A metà marzo, Stellantis sosteneva di essere alla ricerca di opportunità per non fermare l'esportazione e l'importazione di automobili dal Paese: a quanto pare, i tempi non sono maturi. Per non dire che, da allora, la tensione è ancora più elevata.
EFFETTO DOMINO? In seguito alla notizia della sospensione delle attività russe, un dubbio sorge spontaneo: quali ripercussioni sul mercato europeo, in particolare quello italiano? In realtà, per ora, nessuna conseguenza diretta sulle vendite, in quanto lo stabilimento di Kaluga, dal 2010 frutto di una partnership tra PSA e Mitsubishi per l'assemblaggio di veicoli commerciali e dal 2021 confluito nella geografia Stellantis, assembla una vasta quantità di modelli destinati, in larga prevalenza, alla diffusione interna, e molto meno all'export.
QUADRO IN EVOLUZIONE Tra i modelli costruiti a Kaluga: Peugeot 408, Traveller, Expert, Partner e Partner Crossway, Opel Combo Cargo, Combo Life, Zafira Life e Vivaro, Citroen С4, SpaceTourer, Jumpy, Berlingo e Berlingo Van. Tutti veicoli, ad eccezione di quelli non in vendita in Europa, la cui edizione italiana viene assemblata anche altrove in UE. Ovvio che nell'economia di Gruppo la chiusura di un sito produttivo implica pur sempre ostacoli di natura logistica. Per misurare la cui entità, non resta che attendere le prossime settimane.