C'è un'incognita che aleggia minacciosa sulla cosiddetta transizione ''green'', è quella del riciclo e dello smaltimento delle componenti dei modelli elettrici, una volta che abbiano raggiunto l'età pensionabile. La gestione di materiali dalle proprietà chimico-fisiche potenzialmente dannose se disperse nell'ambiente, vedi i minerali dei quali sono composte le moderne batterie, è un'attività della quale i Costruttori sono chiamati ora ad occuparsi su scala ben maggiore che non in passato. Da qui l'esigenza di stringere accordi con le grandi aziende di settore. Per il trattamento delle batterie delle sue EV a fine ciclo (le batterie, d'accordo, ma non solo quelle), Il Gruppo Stellantis si affida a Galloo, compagnia franco-belga leader nel recupero, nella trasformazione e nel riuso di metalli ferrosi e non ferrosi e di alcuni tipi di plastiche industriali (vedi la breve video presentazione), già partner di lungo corso di Peugeot e Citroen. Batterie dalla culla alla tomba. E alla voce circular economy, si aggiunge una provvidenziale spunta verde.
AFFARE FATTO Risale a oggi lunedì 5 giugno 2023 la firma di un memorandum d’intesa tra Stellantis e Galloo, si legge in una nota congiunta, ''per l’avvio di una trattativa esclusiva per la costituzione di una joint venture per il riciclo di veicoli a fine vita (End-of-Life Vehicles, ELV) come parte integrante dell’impegno della Casa automobilistica a sostegno delle sue attività di economia circolare''. La joint venture Stellantis-Galloo collaborerà con gli impianti di trattamento autorizzati per ritirare gli ELV dall’ultimo proprietario, ''consentendo così il recupero dei componenti per il riutilizzo, la rigenerazione e il riciclo''. Si prevede che i servizi saranno ''operativi alla fine del 2023, inizialmente in Francia, Belgio e Lussemburgo e poi nel resto d’Europa''. La joint venture, infine, offrirà i propri servizi anche ad altri Costruttori.
CHI BEN COMINCIA “Rendere più facile per i clienti il riciclo degli ELV è essenziale per ridurre l’impatto ambientale dei veicoli” dichiara Alison Jones, Senior Vice President della business unit di Economia Circolare di Stellantis. “Il reinserimento di componenti e materiali nella catena del valore consente di salvaguardare risorse limitate, supportando l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2038. Siamo impazienti di avviare il programma e di procedere a un rapido ampliamento”. Dal canto suo Rik Debaere, CEO di Galloo, si dice “lieto di annunciare un nuovo passo avanti nella collaborazione iniziata molto tempo fa con Peugeot e Citroën e di continuare il cammino verso un modello di business sostenibile e responsabile, portando il riciclo dei veicoli a fine vita a un livello superiore”.
Stellantis, con Galloo accordo strategico
WIN-WIN SITUATION Nell'agenda della divisione di circular economy di Stellantis, ispirata alla cosiddetta filosofia delle 4R (Reman, Repair, Reuse, Recycle, alias Rigenerazione, Riparazione, Riutilizzo, Riciclo), un accordo come quello con Galloo registra un'importanza di primo piano. Organizzare in ottica globale le attività di trattamento dei materiali a fine ciclo non solo contribuisce a ridurre l'impronta di carbonio della società, ma aiuta anche a ridurre la dipendenza da componenti, materie prime o metalli rari soggetti a possibili futuri problemi di fornitura. Il riciclo, infine, come vero e proprio business: nelle proiezioni, la partnership con Galloo contribuirà ad aumentare di 10 volte rispetto al 2021 i ricavi provenienti da attività di riciclo e di 4 volte quelli derivanti dall’estensione della vita utile di componenti entro il 2030, nonché al raggiungimento dell’obiettivo - previsto nel piano strategico Dare Forward 2030 - di generare oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030. Il programma di riciclo favorisce inoltre l’obiettivo di Stellantis di impiegare il 40% di materiali green nei veicoli di nuova produzione entro il 2030.