OBBIETTIVO 5 MILIARDI Niente tagli al personale, niente cassa integrazione, nessuna chiusura in vista per gli impianti, ma Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, il gruppo nato dalla fusione tra PSA e Fiat Chrysler, aveva già segnalato che i costi di produzione delle fabbriche italiane sono troppo alti e non competitivi rispetto a quelli spagnoli e francesi. Ecco dunque la necessità di farlo, qualche taglio, con l'obiettivo dichiarato di risparmiare la non trascurabile somma di 5 miliardi di euro all'anno.
TAGLI AI SERVIZI IGIENICI Da che parte cominciare? Secondo quanto riporta l'genzia di stampa internazionale Reuters, Davide Provenzano, del sindacato FIM, riferisce che Stellantis si sta muovendo nel suo stabilimento di Mirafiori a Torino, dove si assembla la Fiat 500 elettrica (qui a confronto in video con Honda-e), riducendo la quantità di servizi igienici a disposizione dei lavoratori, tagliando i turni di pulizia, le temperature e riorganizzando le strutture di trasporto.
Nuova Fiat 500 Elettrica
LA REAZIONE DEI SINDACATI Malgrado la cosa non tocchi l'occupazione, le reazioni dei sindacati non si sono fatte attendere. Intanto queste misure sarebbero ''una goccia nell'oceano'', nelle parole di Edi Lazzi di FIOM, secondo cui l'azione non sarebbe frutto di una strategia lanciata dal Gruppo, ma iniziative personali del management locale.
LA PAURA DEL COVID ''Ciò accade durante la pandemia di COVID-19, quando dovresti aumentare i servizi igienici disponibili e i servizi di pulizia, piuttosto che tagliarli'', fa notare Provenzano, ma secondo Nicola Manzi di UILM la disinfezione e il numero delle strutture sanitarie a disposizione dei lavoratori sarebbe rimasto invariato, nello stabilimento di Atessa, pur con servizi di pulizia ridotti di circa il 35%.