Le ordinanze, le scadenze, le caratteristiche tecniche, le differenze con pneumatici estivi e all season. Il vademecum anti-freddo
THE SWITCH Autunno, tempo di stendere sul letto un soffice piumone, incellofanare fino a primavera gli abiti leggeri, rimettere a nuovo gli scarponi da maltempo. Infine, montare gli "invernali". Già, anche la propria auto va vestita da inverno, periodo durante il quale la mobilità a motore, complice lo scatenarsi di elementi come acqua, vento, asfalto ricoperto di fogliame, fango, per non dire il ghiaccio, vede il tasso di pericolosità salire a dismisura. E così la sostituzione del treno di gomme estive con quattro pneumatici stagionali è la prima, sacrosanta operazione che l’automobilista modello è chiamato a svolgere.
DURA LEX SED LEX Per ragioni di sicurezza, certo, ma anche per non cadere in antipatiche contravvenzioni: come previsto da specifica direttiva ministeriale, a partire da domani 15 novembre e fino al 15 aprile gli Enti proprietari o i gestori delle strade possono infatti emanare ordinanze che vincolano la circolazione "a condizione che vengano montati pneumatici invernali, ovvero abbiano a bordo dispositivi antisdrucciolevoli". La circolazione con pneumatici invernali in deroga alla regola generale è in ogni caso consentita dal 15 ottobre sino al 15 maggio, così da permettere di effettuare per tempo l’inversione e farsi trovare in regola.
GOMMATI E INFORMATI Fatta eccezione per Basilicata, Calabria e Sardegna, anche per la stagione 2018/2019 la totalità delle regioni italiane è interessata da ordinanze locali che impongono l'obbligo di pneumatici invernali o catene da neve a bordo. Fonte di aggiornamento affidabile è il sito www.pneumaticisottocontrollo.it, il portale di Assogomma dal quale apprendere come ciascuna Amministrazione disciplini la materia. Leggi a parte, come vedremo, regalare alla propria auto un paio di scarponi da inverno torna utile anche nel caso si viaggi soltanto lungo arterie risparmiate da ordinanze. Di evidenza scientifica, grazie alla combinazione di una mescola speciale e un differente disegno del battistrada, sono infatti i benefici in termini di sicurezza.
DOMANDE E RISPOSTE Manca poco alla deadline. Perché non ripassiamo insieme l'argomento, magari alleggerendo l'impegno scegliendo la classica sessione Q&A? Abbiamo individuato 7 domande tra le più comuni tra gli automobilisti. Che in questa mini-guida troveranno una risposta sintetica, ma esaustiva. Sotto ora con l'interrogazione.
1. INVERNALI: PERCHÈ? I pneumatici stagionali consentono di circolare in sicurezza per tutto l’inverno senza dover montare, nel 99% dei casi, dispositivi supplementari di aderenza come le classiche catene da neve. I prodotti di ultima generazione, in particolare quelli con il pittogramma alpino (attesta il superamento di uno specifico test di omologazione su neve), forniscono prestazioni superiori in aderenza, motricità, frenata nelle condizioni critiche e mantengono buone prestazioni anche su strada asciutta. I test dimostrano come gli spazi di arresto si riducano del 15% sul bagnato, addirittura fino al 50% su superficie innevata. Fondamentale è il montaggio omogeneo: 4 pneumatici invernali assicurano stabilità in curva e frenata, differenze sui due assi neutralizzano i vantaggi.
2. COME RICONOSCO UNO PNEUMATICO INVERNALE? La disciplina prescrive la marcatura M+S. Variazioni sul tema sono le diciture MS, M/S,M-S o M&S. Per questi pneumatici non sono previste limitazioni di periodo d’uso. In particolare, durante la stagione fredda le invernali possono anche recare un codice di velocità inferiore a quello previsto per il veicolo, purché non inferiore a Q (160 km/h). Diverso il caso in cui si circoli con pneumatici invernali fuori stagione: un codice di velocità inferiore a quello da libretto può essere contestato in sede di controlli.
3. QUALI DIFFERENZE CON UNA GOMMA ESTIVA? La maggior competitività degli stagionali è da ascrivere fondamentalmente a un differente disegno del battistrada, disseminato di lamelle col compito di imprigionare i fiocchi di neve e agevolare così il grip con il manto stradale. Inoltre, a una mescola specifica studiata per conservare elasticità anche a temperature particolarmente rigide, non necessariamente accompagnate da fondi ghiacciati o innevati. Già dai 7° in giù e pure su asfalto asciutto, un invernale è in grado di esprimere la propria superiorità.
4. QUALI DIFFERENZE TRA INVERNALI E CATENE DA NEVE? Se per il Codice della Strada gomme termiche e catene sono equiparabili, questo non significa che a seconda delle circostanze un espediente valga il suo alterego legale. Tutto dipende da un intreccio di fattori che l’automobilista saggio saprà di volta in volta considerare. Non da ultimo, il modello di automobile: con la progressiva tendenza dei costruttori a "pompare" il diametro dei cerchi ruota, col risultato di ridurre ai minimi termini il "gap" tra battistrada e parafango, finisce che la gamma di vetture catenabili secondo libretto si assottiglia sempre più. In generale: le invernali come accessorio tout court in grado di assicurare mobilità nella stragrande maggioranza dei casi. Esistono tuttavia condizioni meteo eccezionali, per mettersi in marcia con le quali le catene sono ancora indispensabili. Buona prassi è allora quella di calzare pneumatici invernali e stoccare ugualmente nel bagagliaio un set di catene, da montare sull’asse motrice qualora si liberasse la furia degli elementi.
5. CONVIENE MONTARE PNEUMATICI ALL SEASON? Se il doppio treno estive/invernali rappresenta in assoluto la soluzione migliore, esistono casi individuali per i quali anche un set di gomme all round rappresenta un’alternativa accettabile. Senz’altro più intelligente che non l'impiego per tutto l'anno solare dei prodotti invernali (talvolta solo sull’asse motrice), come alcuni utenti vengono sorpresi a fare nell'illusione di risparmiare su stoccaggio ed inversione. Per definizione, i modelli "four seasons" si prestano a funzionare qualunque siano le condizioni meteorologiche, restituendo all’automobilista un servizio abbastanza efficace in qualsiasi momento dell’anno, e qualunque sia il grado di aderenza della superficie stradale. Battistrada di compromesso: i tasselli centrali sono lamellati, mentre le spalle risultano più robuste. A seconda del prodotto, la mescola presenta infine proprietà più o meno prossime a quella delle "termiche" in senso stretto. Messe alla prova sul campo, le "all seasons" si comportano bene sia nelle accelerazioni, sia nelle frenate su neve e ghiaccio. Scontando invece un gap sensibile con le invernali in termini di agilità di guida. Su asfalto bagnato pagano pegno sia nei confronti delle invernali, sia delle gomme standard. Su asciutto, in particolare con temperature miti, le quattro stagioni ristabiliscono invece la distanza di partenza con le coperture specializzate, risultando semmai leggermente più rumorose e meno precise. Oltre a consumarsi più velocemente. Un consiglio? Con le all seasons, catene sempre a bordo.
6. INVERNALI: QUALE PRESSIONE DI GONFIAGGIO? Normalmente, le gomme invernali devono essere gonfiate alla stessa pressione di quelle normali. La verifica va sempre effettuata “a freddo” e nelle condizioni ambientali specifiche, rispettando in ogni caso le prescrizioni del Costruttore stesso del veicolo.
7. QUANTO COSTA UNO PNEUMATICO INVERNALE? Il prezzo di listino è di norma superiore a quello dei corrispondenti prodotti estivi, tuttavia non è impossibile – armandosi di pazienza e visitando i canali giusti – mettere le mani su prodotti di qualità a prezzi relativamente ridotti. Il mercato è vasto e non è facile orientarsi: prima di sfogliare il catalogo, è buona prassi stabilire innanzitutto il grado di prestazioni che si intende chiedere al proprio set di gomme, valore che a sua volta dipende da un insieme di fattori come capacità di spesa, chilometraggio, stile di guida, caratteristiche del territorio di residenza. Considerato l’intero ciclo di vita della vettura, l’utilizzo di un doppio treno di gomme è in ogni caso più che sostenibile: quando i cerchi calzano invernale, gli estivi riposano e non si consumano. E viceversa. La sostituzione periodica delle gomme consente inoltre il loro controllo ed il ripristino della corretta pressione di gonfiaggio, ottimizzando sia il consumo dei pneumatici stessi, sia quello di carburante.
AMORE E ODIO La sensibilità invernale degli italiani cresce: quasi il 25% del parco circolante è dotata del doppio treno di gomme. Percentuale ancora misera, tuttavia, in confronto alla Germania, Paese sostanzialmente privo di rilievi, dalle temperature inferiori mediamente solo di 1° durante i mesi freddi, ma dove l’invernale è semplicemente la regola...