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EVITARE I BLOCCHI In piena stagione di incentivi rottamazione ed ecobonus, c'è chi all'acquisto di una nuova auto più moderna preferisce soluzioni più economiche. In molti casi, un sistema per aggirare (almeno temporaneamente) i blocchi del traffico, le domeniche ecologiche e la messa al bando delle motorizzazioni più datate può essere l'installazione sulla vostra vecchia auto di un impianto a gas metano (possibile anche sui Diesel Euro 6) o a GPL. Certo, prima di gettarvi a capofitto nell'impresa farete meglio ad approfondire sul sito del vostro Comune, perché come spesso accade in Italia ogni amministrazione locale ha ampio margine discrezionale e le regole non sono uguali dappertutto. Vero è che, una volta effettuata la conversione e registrata la modifica a libretto e presso la Motorizzazione, l'auto è a tutti gli effetti a gas e ciò vale come lasciapassare in svariati centri urbani della Penisola (qui la nostra guida alle conversioni a GPL e metano).
ITER SEMPLIFICATO Detto ciò, un ulteriore - piccolo - incentivo a procedere in questa direzione viene dal Decreto Semplificazioni convertito in legge lo scorso settembre, ma che solo ora comincia a dare i suoi frutti. Che una semplificazione fosse nell'aria ve l'avevao anticipato a suo tempo, poi da parte delle istituzioni tutto è taciuto: al punto che gli addetti ai lavori pensavano non se ne sarebbe fatto più nulla. Ma propio allo scadere dei termini ecco che il tanto atteso decreto del Ministero dei Trasporti sulle “Innovazioni in materia di accertamento delle modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli e aggiornamento della carta di circolazione” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Tale decreto include “la sostituzione del serbatoio GPL del sistema di alimentazione bifuel o monofuel” tra le modifiche ai veicoli, per le quali l'aggiornamento della carta di circolazione non è subordinato a visita e prova da parte delle Motorizzazioni Civili.
Una bombola di GPL
I VANTAGGI? PIÙ PER LA MOTORIZZAZIONE Rispetto a quanto ci si aspettava a settembre 2020, va detto, il decreto appare di molto depotenziato. In pratica per le auto a metano non cambia nulla e così pure per la prima installazione di un impianto a GPL. L'agevolazione è unicamente per la sostituzione decennale del serbatoio per i Gas di Petrolio Liquefatti. La misura è stata introdotta principalmente per sgravare l'ente preposto alla revisione, già sotto pressione, che rischiava di ritrovarsi ancora più congestionato dall'ondata di revisioni dei veicoli acquistati con gli incentivi di 10 anni fa. Per il cliente che oggi debba provvedere alla sostituzione del serbatoio il vantaggio è difficile da quantificare giacché tutto passa per le officine. In linea di massima, la procedura dovrebbe essere più breve e i costi amministrativi passano dai precedenti 53 euro a 26 euro.
L'AGGIONAMENTO DEL LIBRETTO Il Decreto dispone anche che, entro trenta giorni dalla data di realizzazione delle modifiche, l’intestatario del veicolo deve richiedere all’Ufficio della Motorizzazione Civile competente per territorio, direttamente o tramite uno studio di consulenza automobilistica, l’aggiornamento della carta di circolazione. A quel punto l'Ufficio provvede all'emissione di un tagliando adesivo, da applicare sulla carta di circolazione del veicolo, che riporta i dati variati o integrati a seguito delle modifiche apportate”.
Guida Libretto di Circolazione 2020
SEGNALE POSITIVO Per quanto molto limitato di quanto ci si aspettasse, “Il Decreto ministeriale pubblicato oggi è un’ottima notizia per il nostro settore e per i tanti automobilisti italiani che hanno scelto il GPL'', commenta Andrea Arzà, Presidente Assogasliquidi/Federchimica. ''Vogliamo sottolineare il proficuo lavoro svolto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha consentito di giungere ad una effettiva e reale semplificazione amministrativa. Il nuovo decreto, infatti, andrà a decongestionare l’attività delle Motorizzazioni Civili, risolvendo le attese per le verifiche sulla sostituzione dei serbatoi GPL e, di conseguenza, impatterà positivamente anche su tutte le altre attività delle Motorizzazioni. La norma semplifica nella direzione dai noi auspicata: al pari di quanto avviene per le revisioni delle auto, il Ministero lascia che a svolgere il lavoro e le pratiche sia il privato regolarmente accreditato, mantenendo ed esercitando però una fondamentale attività di ispezione e controllo''.
OFFICINE RESPONSABILI Nel dettaglio il decreto stabilisce all’art. 2 che le autofficine abilitate “sono accreditate presso l'Ufficio motorizzazione civile territorialmente competente”, mentre all’art. 4 si stabilisce che “gli uffici motorizzazione civile effettuano la vigilanza sulle officine e sugli studi di consulenza automobilistica ai fini della corretta applicazione delle disposizioni di cui al presente decreto” e “La vigilanza sulle officine è effettuata mediante controlli a campione sui veicoli oggetto delle modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali (…). In caso di accertata violazione, l'Ufficio motorizzazione civile provvede a ritirare il codice identificativo” assegnato all’autofficina”.