Raddoppia solo il periodo di sospensione: andrà da 2 a 6 mesi anziché da 1 a 3 mesi. Ma solo in caso di recidiva
NO PASARAN! Sembra di sentirli sghignazzare. Sono gli smartphone-dipendenti, individui deboli, persone che non possono fare a meno di picchiettare sulla tastiera anche mentre sono al volante. La notizia li avrà fatti felici: l'auspicata riforma dell’articolo 173 del Codice della Strada, intervento che prevedeva la sospensione della patente alla prima violazione per chi fa un uso improprio del cellulare alla guida, è infatti scomparsa dal provvedimento di modifica in discussione alla Commissione Trasporti della Camera. Passano alla fase successiva solamente novità mitigate, e cioè il raddoppio del periodo di sospensione della patente (prima previsto da 1 a 3 mesi) da 2 a 6 mesi, ma sempre alla seconda violazione nei due anni, col raddoppio dei punti prelevati che a sua volta cresce da 5 a quota 10.
SMARTPHONE ADDICTION Niente misure shock, ed è un peccato che si sia perso un altro treno verso il ripristino graduale della legalità e della cultura della sicurezza. A testimoniare l'emergenza sono i dati: Polizia e Carabinieri confermano come il fenomeno dell'uso dello smartphone alla guida registri un aumento preoccupante. Tanto che nel primo semestre 2017 le infrazioni comminate dalle Forze dell'Ordine sono cresciute quasi del 20% rispetto allo stesso periodo del 2016. 32.373 verbali contro i 27.415 dei primi sei mesi del 2016.
SI PUO' FARE DI PIU' Immediate le reazioni, in primis quella di Asaps, l'Associazione di Sostenitori e Amici della Polizia Stradale: "Consideriamo la modifica assolutamente insufficiente, anzi inutile", sostiene Giordano Biserni, presidente dell'Asaps. "La proposta di cui si era discusso nel dibattito primaverile, in concomitanza con il compleanno della legge sull’Omicidio stradale e con un peggioramento della sinistrosità mortale nei primi mesi del 2017, era chiara - spiega Biserni - e ben illustrata dal vice ministro ai Trasporti Riccardo Nencini in vari interventi pubblici. Condivisa e sollecitata con forza, inoltre, dal direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno. ll dilagante utilizzo del cellulare alla guida, sia in fonia che in messaggistica e navigazione sul web, produce una ciclopica forza distrattiva e va ostacolato seriamente. Non si capisce il senso di questo provvedimento azzoppato. La sospensione solo alla seconda violazione non produrrà effetti concreti".
SBORNIA DIGITALE Come dargli torto: alzi la mano chi conosce qualcuno che in questi anni ha subito un ritiro della patente per doppia violazione dell’art. 173 nel biennio. Nessuno? Quasi. Sembra che lo stesso viceministro Nencini presenterà un emendamento che preveda il ritorno all'ipotesi iniziale, sospensione della patente alla prima violazione così come auspicato anche dal Servizio Polizia Stradale. La speranza è che si proceda velocemente: sulla strada si continua a morire e la nuova sbornia del terzo millennio, quella della distrazione di massa da cellulare, sta giocando la sua triste e drammatica parte.