Poche ore prima dall'evento clou dell'investor day, doccia fredda per Tesla, che si vede recapitare insieme al suo amministratore delegato Elon Musk una citazione in giudizio dai propri azionisti. L'accusa? Di aver fornito valutazioni irrealistiche e superiori alla realtà quanto all'efficacia e alla sicurezza delle tecnologie Autopilot e Full Self Driving. In sostanza Autopilot aggiornato con la funzione Full Self Driving non sarebbe ciò che Tesla ed Elon Musk sostengono che sia. Peraltro, che attorno ad Autopilot e a Full Self Driving ci sia una certa confusione lo testimoniano anche le molte indagini in corso da parte della NHTSA, la motorizzazione americana, che solo pochi giorni fa ha imposto alla casa automobilistica il richiamo di 362.000 vetture: proprio per potenziali rischi legati alla suite di guida ''autonoma''.
L'ACCUSA In una class action depositata presso il tribunale federale di San Francisco, gli azionisti guidati da un certo Thomas Lamontagne hanno affermato che Tesla li ha truffati per quattro anni con dichiarazioni false e fuorvianti, che nascondevano come le sue tecnologie, sospettate come possibile causa di molteplici incidenti mortali, ''creassero un serio rischio di incidenti e lesioni''. Gli azionisti sostengono che il prezzo delle azioni di Tesla sia sceso più volte quando si è scoperta la verità, dopo che la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha iniziato a indagare sulle tecnologie e quando sono emersi report secondo cui la Securities and Exchange Commission stava indagando sulle affermazioni di Musk su Autopilot.
Elon Musk, una figura troppo ingombrante per Tesla?
UNA QUESTIONE ECONOMICA ''A seguito degli atti illeciti e delle omissioni degli imputati e del precipitoso calo del valore di mercato delle azioni ordinarie della Società, il promotore dell'azione legale e altri membri della class action hanno subito perdite e danni significativi'', si legge nella denuncia. Che non risarcirà le vittime degli incidenti già avvenuti, ma potrebbe almeno contribuire a prevenirne di ulteriori, spingendo l'azienda ad adottare una comunicazione diversa e a non mettere in mano ai propri clienti auto guidate da software in versione Beta (cioè sperimentale).
RINTUZZARE GLI ATTACCHI Il titolo Tesla, lo ricordiamo, ha perso circa la metà del suo valore dal picco nel novembre 2021 e la richiesta di risarcimento chiede una compensazione non specificata per il periodo che va dal 19 febbraio 2019 al 17 febbraio 2023. Lo show che Elon Musk terrà di fronte agli azionisti all'investor day 2023 (qui la diretta in live streaming) si preannuncia in salita. Per scaldare la platea, non stupirebbe che il patron di Tesla decidesse di annunciare l'attesa entry-level Tesla Model 2 di cui si parla da giorni: sarebbe un buon modo per tentare di sviare l'attenzione dalla questione legale.
Fonte: Reuters