Il colosso dei carburanti Shell si unisce a Ionity per rete di ricarica europea. Lo scorso mese l'acquisizione di NewMotion
RITORNO AL FUTURO Guardare avanti, a quando la mobilità su quattro ruote non sarà più la stessa cosa. La scelta del colosso Royal Dutch Shell di unirsi a Ionity, la joint venture tra BMW, Mercedes, Volkswagen e Ford per la posa di una rete di ricarica paneuropea, segna in qualche modo una svolta epocale. Una compagnia petrolifera che costruirà stazioni di ricarica rapida per auto elettriche. "Pompe" che anziché erogare benzina o gasolio, forniranno energia elettrica. Non ci sono più i petrolieri di una volta...
SCOSSA SHELL Il secondo gruppo petrolifero a livello mondiale parteciperà a Ionity in virtù della recente acquisizione, lo scorso mese, del provider di energia elettrica NewMotion. Il progetto prevede la posa di colonnine presso 80 tra le maggiori stazioni di servizio autostradali, per una media di 6 totem per ciascuna area di servizio. La ricarica di una vettura elettrica, stando a quando dichiarato, durerà dai 5 agli 8 minuti. L'ingresso di Shell nel pianeta della mobilità sostenibile risale in realtà a ottobre, quando in Gran Bretagna è stato inaugurata la prima colonnina di ricarica all'interno di un distributore di benzina. Entro il 2025, Shell intende generare il 20% dei profitti dal business dell'auto a zero emissioni.