Bambini in auto: diventano obbligatori i seggiolini anti abbandono: ecco da quando e come devono essere fatti
SEGGIOLINI ANTI ABBANDONO: SCATTA L'OBBLIGO Stabilita la data: dopo numerosi rinvii, bocciature e lungaggini burocratiche, l'uso di seggiolini anti abbandono per trasportare bambini in auto diventerà obbligatorio da febbraio. Si parla già di future agevolazioni fiscali e di seggiolini con dispositivo integrato.
L'ITER BUROCRATICO A più di un anno dall’approvazione della legge scatta ora l'obbligo di installare dispositivi anti abbandono sui seggiolini dei bambini di età inferiore a 4 anni. Il Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha infatti firmato il decreto attuativo dell’articolo Articolo 172 del Nuovo CdS, avviando la macchina operativa che renderà obbligatorio il sistema di sicurezza da fine febbraio 2020. La scadenza di febbraio deriva dai tempi tecnici dell'iter burocratico: seviranno circa 15 giorni perché il decreto appena firmato venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e da lì altri 120 giorni perché entri in vigore.
Bambini a bordo: firmato il decreto che rende obbligatori i seggiolini anti-abbandono
COME FUNZIONA Secondo le direttive tecniche del Decreto Ministeriale, il dispositivo deve necessariamente attivarsi automaticamente. Il sistema anti abbandono dovrà avvisare il conducente con suoni e luci e, non da ultimo, con messaggi inviati al cellulare collegato tramite apposita App: servendosi di sensori che rilevano il peso e il calore corporeo, per determinare se il bambino è ancora sul seggiolone. Al momento si tratta di dispositivi da integrare ai propri seggiolini, ma è certo che ben presto verranno commercializzati seggiolini con sistema di sicurezza anti abbandono integrato.
E SE NON LO FACCIO? Il buonsenso dovrebbe bastare a far si che tutti rispettassero la nuova normativa, ma qualora questo non fosse suffciente ci penserà la legge a scoraggiare i meno attenti. Le sanzioni previste per chi non utilizza i sistemi antiabbandono prevedono 81 euro di multa con perdita di cinque punti dalla patente e, se l'episodio dovesse ripetersi in due anni, anche la sospensione della patente stessa da 15 giorni a due mesi.