Paese che vai, giovani che trovi. Non potrebbe essere altrimenti vista l'ultima proposta del Gruppo Toyota: una coupé di buona sostanza e linea scontata pensata appositamente per i rampolli americani. Questione di gusti, ovvio, di cultura, di sensibilità. Una domanda però sorge spontanea: piacerebbe ai giovani italiani una vettura così?
TOYOTA, UNA E TRINA Scion tC. Il nome vi dice poco? Nessun problema, non soffrite di amnesia. Semplicemente, questo marchio dalle nostre parti non esiste affatto. Con la stessa strategia già utilizzata per il lancio del brand Lexus, la Toyota ha ritenuto doveroso creare per il mercato americano un nuovo marchio dedicato ai giovani: Scion, appunto. Di cui la tC viene a costituire il terzo pilastro del listino, dopola xA, una filante compatta a cinque porte che impiega meccanica e pianale della Yaris, e la xB, che svolge lo stesso tema utilizzando però una buffa linea tutta spigoli.
TUTTI IN FILA
Senza voler entrate nel merito dell’opportunità di una ulteriore frammentazione del Gruppo (a quando un marchio, ad esempio, per i soli bancari?), viene da chiedersi quali sarebbero le sorti della tC se venisse catapultata nella realtà italiana. Certo, sono tanti i giovani che sarebbero ben felici di poter comprare a meno di 14.000 euro una coupé da 2,4 litri e 160 CV con di serie climatizzatore, tetto apribile, impianto stereo con CD da 160 watt, cerchi da 17" e cruise control. Roba da fare la fila con il sacco a pelo fuori dalla concessionaria… Queste fortune, si sa, capitano però solo al di là dell’oceano, dove le auto hanno prezzi ben più abbordabili e la benzina costa meno dell’acqua minerale.MANCA UN PO’ DI SALE
Chiaramente, non ci riferiamo alla sostanza: quella non si discute. Anche perché, sviluppata sulla base della Avensis, la tC dovrebbe essere realmente in grado di riunire la guidabilità di una coupé e l’abitabilità di una berlina. Il problema qui è la forma. A prima vista, questa Scion pare infatti un po’ insipida per fare breccia nel cuore dei giovani italiani e per fare tendenza ai Parioli, oppure dalle parti di Corso Como a Milano.PRIORITA’ DIVERSE Probabilmente però, nei campus della provincia americana, le cose le vedono in modo differente. "I giovani che dettano le mode (in America) vogliono auto filanti che offrano anche praticità" afferma fiero Jim Farley, un boss del marchio Scion e novello monsieur de La Palisse. E lo stile? E la personalità?