Ritardi nell'adeguamento dei servizi informatici della Motorizzazione. Riforma della revisione slitta di un anno. Ecco cosa cambia
DELAY OF THE GAME Un pasticcio all'italiana, ma del quale gli automobilisti saranno dopotutto sollevati nell'apprendere. Sarebbe dovuto entrare in vigore lo scorso 20 maggio, invece il nuovo Certificato unico di revisione auto slitta a marzo 2019. Il motivo, la necessità da parte degli uffici della Motorizzazione civile di adeguare i sistemi informatici al nuovo protocollo. Procedura per la quale (tanto per cambiare) erano evidentemente stati stimati tempi inferiori a quelli reali.
TUTTO CAMBI AFFINCHÈ TUTTO... Quali effetti, quindi, per i proprietari che hanno nel frattempo concordato la revisione periodica col personale di un'officina autorizzata? Succede che per il momento tutto resta come prima. La prassi si svolgerà senza alcuna modifica rispetto al passato: niente valutazione di eventuali carenze riscontrate, niente registrazione del chilometraggio percorso, misura inizialmente studiata per contrastare la diffusa frode del contachilometri manomesso.
IL DECRETO Idem per il tariffario. Revisionare l'auto costa sempre 66,88 euro nei centri autorizzati, 45 euro negli uffici provinciali della Motorizzazione. A chi circola con revisione scaduta viene inflitta una sanzione da 169 e 680 euro, penale che raddoppia qualora il trasgressore venisse sorpreso una seconda volta senza essersi messo in regola. In coda all'articolo alleghiamo il decreto emanato dal Ministero dei Trasporti. Scorrete il testo fino all'articolo 4.
Allegato | Dimensione |
---|---|
2018 decreto 211 - def-corr.pdf | 1604 Kb |