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Decarbonizzazione

Revisione target CO2, è ancora Tavares contro tutti


Avatar di Lorenzo Centenari, il 16/09/24

2 mesi fa - Il CEO Stellantis contraddice le richieste ACEA: "Limiti noti da tempo"

Revisione limiti UE emissioni CO2 2025 (95 g/km), Stellantis contro
Il CEO Stellantis contraddice le richieste ACEA: "Limiti noti da tempo, cambiare il regolamento ora sarebbe una scelta surreale"

Cambiare ora le regole sarebbe ''surreale''. È questa l'espressione alla quale, nel corso di un'intervista rilasciata all'agenzia France Press, ricorre il CEO Stellantis Carlos Tavares circa l'eventualità che l'UE ceda alle pressioni delle Case auto e accetti di rivedere i target CO2 fissati per il 2025. L'industria si compatta contro gli obiettivi di mid term (oltre che contro gli obiettivi di long term, vedi lo stop a diesel e benzina a calendario nel 2035), Tavares fa il Bastian contrario. Scontro in vista, anzi: sfida ormai lanciata.

IGNORARE DI SAPERE A riaccendere i riflettori sulla notizia secondo la quale Stellantis, per bocca del suo numero uno, appoggi l'agenda in vigore e invochi semmai nuovi sussidi governativi per l'acquisto di veicoli elettrici da parte dei consumatori, è la testata Automotive News Europe. ''Tutti conoscono le regole da molto tempo e hanno avuto il tempo di prepararsi'', sostiene Tavares nell'intervista pubblicata da AFP lo scorso 12 settembre. Affermazioni che confliggono con quanto proposto da ACEA: il gruppo di pressione delle Case auto europee ha redatto una proposta per chiedere all'UE di ricorrere a una regolamentazione di emergenza per ritardare di due anni gli obiettivi di emissioni medie per il 2025. Obiettivi in base ai quali, dai 106,6 g/km di CO2 di emissioni di flotta approvati nel 2023, entro il 2025 le Case dovrebbero scendere a quota 95 g/km. Un salto troppo grande e troppo prematuro, secondo le proiezioni.

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MAXI MULTE IN VISTA? Dalle stime ACEA contenute nella bozza del documento e visionate i giorni scorsi da Bloomberg, raggiungere l'obiettivo dei 95 g/km imporrebbe infatti ai Costruttori di interrompere la produzione di circa 2 milioni di auto. O in alternativa, di essere esposti a multe che potrebbero raggiungere i 13 miliardi di euro per le autovetture, più altri 3 miliardi di euro per i veicoli commerciali. Da qui la proposta all'UE, sottoscritta in prima persona anche dal presidente ACEA e CEO Gruppo Renault Luca de Meo, di sposare una ''visione più flessibile''.

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BRACCIO DI FERRO I contrasti tra Stellantis e l'associazione ACEA non sono una assoluta novità. Tavares ritirò Stellantis da ACEA nel 2022, fondando in contemporanea il cosiddetto Freedom of Mobility Forum, gruppo di contatto col proposito di discutere i termini di una mobilità pulita e sostenibile. In una nota diffusa il 12 settembre stesso, Stellantis ha anche ribadito di essersi ''organizzata per conformarsi riducendo i costi, lanciando nuovi modelli e affrontando la concorrenza dei produttori cinesi e di Tesla''. L'industra fa massa critica e invoca la classica pausa di riflessione, mentre Stellantis tira dritto per la propria strada. Si annuncia un autunno caldo.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 16/09/2024
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