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Strategie

Volkswagen, Stellantis: dalle auto ai... carri armati? Come stanno davvero le cose


Avatar di Lorenzo Centenari, il 13/03/25

4 ore fa - ReArm Europe: stabilimenti auto convertiti a produzione militare? Ultime news

ReArm Europe: Volkswagen e Stellantis verso produzione militare?
ReArm Europe: stabilimenti auto in Germania e Italia riconvertiti, almeno in parte, a produzione militare? I precedenti di Volkswagen

Che Gruppi automobilistici come Volkswagen e Stellantis riconvertano, in futuro, il proprio business, o almeno parte di esso, nella produzione di mezzi blindati o cingolati per la difesa, non è più un'ipotesi fantascientifica. Il quadro geopolitico, industriale e commerciale non è mai stato così turbolento.

Ma come stanno le cose, per adesso? Urge un riepilogo.

DA ''REARM EUROPE'' A ''REARM AUTOMOTIVE''?

Mercoledì 12 marzo 2025 il Parlamento europeo ha approvato il piano ReArm Europe da 800 miliardi di euro della Commissione Europea volto a migliorare la prontezza militare dei Paesi membri.

ReArm Europe: il Parlamento UE approva il progettoReArm Europe: il Parlamento UE approva il progetto

La strategia di Bruxelles prevede una mobilitazione di risorse economiche su una scala che, fino a pochi anni fa, sarebbe sembrata impensabile.

Almeno due le ragioni dietro il maxi piano di riarmo presentato da Ursula von der Leyen. Una di breve periodo, una di lungo periodo.

  • Il deterioramento dei rapporti tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in seguito al quale gli USA decidono di sospendere (momentaneamente) gli aiuti militari e la condivisione di informazioni con Kiev.
     
  • L'intenzione da parte degli USA, manifestata a più riprese dal Pentagono e da altri esponenti del nuovo Governo, di alleggerire la propria presenza militare in Europa (con prospettive addirittura di uscita dalla Nato), per concentrarsi su scenari geopolitici considerati più strategici, come l'Asia Pacifico.
     

Da qui la reazione dei leader europei e l'annuncio di un incremento degli investimenti nella difesa dei singoli Stati.

Riarmo e Costruttori auto

Dalla notizia di un riarmo collettivo al pensiero di un possibile coinvolgimento delle Case automobilistiche stesse, per le quali il piano europeo potrebbe rappresentare un’opportunità di rilancio industriale, il passo è breve.

A partire dai primi di marzo 2025, le speculazioni circa la possibile conversione alla produzione o consulenza bellica da parte di importanti Case automobilistiche come Volkswagen e Stellantis hanno acquistato credito. Facciamo il punto.

Stellantis, voci di coinvolgimenti nei programmi di riarmoStellantis, voci di coinvolgimenti nei programmi di riarmo

RIARMO TEDESCO E VOLKSWAGEN

All'inizio di marzo 2025, la Germania ha annunciato un nuovo piano per aumentare la spesa nel settore militare di 200 miliardi di euro. Friedrich Merz, considerato il favorito per diventare il prossimo cancelliere tedesco, ha dichiarato di essere pronto a prendere decisioni drastiche, soprattutto alla luce delle recenti mosse del Governo statunitense.

Reduce da un 2024 sofferto, ma ancora redditizio, il Gruppo Volkswagen si prepara ad affrontare un 2025 ancora più complesso, con possibili dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni dal Messico e dal Canada, oltre alla minaccia di ulteriori tariffe sulle auto prodotte in Europa.

Secondo quanto riferito in vari rapporti della stampa internazionale, tra i quali Bloomberg e The Telegraph, il CEO di Volkswagen Oliver Blume ha dichiarato che l’azienda è aperta a fornire consulenza nello sviluppo e nella produzione di veicoli militari.

Nulla, tuttavia, sarebbe già stato deciso. ''Abbiamo un’ampia esperienza nel settore automobilistico e siamo disponibili a offrire il nostro supporto, ma al momento la situazione è ancora aperta'', afferma Blume.

Volkswagen e la produzione militare: una vecchia storia

Sebbene non vi siano ancora trattative concrete, Volkswagen non è estranea al settore della difesa. Attualmente, MAN Truck & Bus collabora con Rheinmetall per la produzione di veicoli militari.

Viaggiando a ritroso nel tempo, invece, l’esperienza di Volkswagen nella produzione di mezzi militari risale alla Seconda Guerra Mondiale. 

Uno dei veicoli più noti prodotti dall'azienda per scopi militari è la Kübelwagen (Typ 82), un leggero veicolo utilitario progettato da Ferdinand Porsche e utilizzato dalla Wehrmacht su vari fronti. Prodotta in circa 55.000 esemplari dal 1940 al 1945, la Kübelwagen era basata sulla KdF-Wagen, predecessore del celebre Maggiolino.

Volkswagen Kübelwagen Typ 82 (1940-1945)Volkswagen Kübelwagen Typ 82 (1940-1945)

Un altro esempio significativo è la Schwimmwagen (Typ 166), un veicolo anfibio sviluppato sulla base della Kübelwagen. Capace di attraversare corsi d'acqua a una velocità di 10 km/h, la Schwimmwagen era dotata di trazione integrale e di un'elica ribaltabile collegata all'albero motore. Prodotta dal 1942 al 1944 in circa 14.000 esemplari, attualmente solo 150 unità sono ancora funzionanti.

Infine, la Kommandeurwagen (Typ 87) fu una versione militare del Maggiolino, dotata di trazione integrale, cambio con rapporti ridotti e differenziale autobloccante. Impiegata principalmente nella campagna di Russia, ne furono costruiti 667 esemplari, dei quali pochi sono sopravvissuti fino ai giorni nostri.

RIARMO IN ITALIA: UN RUOLO A STELLANTIS?

Analogamente alla Germania, anche in Italia sono numerose le testate che già da febbraio 2025 diffondono indiscrezioni su un eventuale piano del Governo in materia di conversione di parte della filiera automotive alla produzione bellica.

Riarmo, Governo italiano al lavoroRiarmo, Governo italiano al lavoro

Il piano del Governo Meloni

Di come la crisi del settore automobilistico e le tensioni geopolitiche stiano spingendo Palazzo Chigi a valutare una riconversione industriale verso la componentistica militare, scriveva il Corriere della Sera già il 28 febbraio 2025.

Il progetto, sostenuto dalla premier Giorgia Meloni in persona e dai ministri dell'Economia, delle Imprese e della Difesa, avrebbe come obiettivo, sulla falsariga del piano tedesco, quello di contrastare il declino della produzione automobilistica e tutelare l’occupazione.

Le prime mosse

Sebbene non si parli di una trasformazione immediata, il Governo sarebbe già al lavoro su soluzioni concrete.

Leonardo ha di recente avviato una joint venture con il colosso tedesco Rheinmetall per la produzione di mezzi corazzati, mentre Iveco Defense, specie in seguito all'accordo di novembre 2024 con la stessa Leonardo, è già pienamente operativa nel settore.

Stellantis e armamenti, quali prospettive

Lo stabilimento Stellantis di CassinoLo stabilimento Stellantis di Cassino

Ad essere oggetto di speculazioni riguardanti una possibile espansione nel settore della difesa è anche il Gruppo Stellantis stesso. Alla luce dei rumour e del quadro attuale, si possono formulare due ipotesi:

  • che Stellantis partecipi al piano di riarmo solo attraverso servizi di consulenza, mettendo a disposizione le proprie competenze ingegneristiche;
     
  • che Stellantis, come riporta Start Magazine, riconverta uno o più stabilimenti, tra i quali lo stabilimento di Cassino, uno di quelli maggiormente in sofferenza, in tutto o in parte alla produzione di mezzi militari o di componentistica.
     

Al momento di scrivere, non si ha notizia di dichiarazioni ufficiali da parte di Stellantis che confermino tali intenzioni.

TO BE CONTINUED...

ReArm Europe: lavori in corsoReArm Europe: lavori in corso

Un eventuale progetto di parziale conversione dell’industria automobilistica europea alla componentistica militare è ancora in fase iniziale, ma numerosi indizi suggeriscono come esso rappresenti, tra le scelta strategiche di Paesi chiave dell'Unione come Italia e Germania, una possibile via per garantire stabilità economica e occupazionale nel lungo periodo. Gli sviluppi sono tutti da seguire.

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Pubblicato da Lorenzo Centenari , 13/03/2025
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