Motorsport, da sempre, fucina di nuove soluzioni tecnologiche che si riversano dalla pista alla strada. Motorsport come apripista anche di nuove prassi di economie circolari? Fioriscono i primi esempi. Come quello che matura dalla partnership tra il Gruppo Hera e il team di Formula Uno Visa Cash App RB, per gli amici Racing Bulls F1 Team, ex Scuderia AlphaTauri. Un progetto il cui ambizioso obiettivo è realizzare la vettura monoposto ''sostenibile''. Come? Innanzitutto utilizzando, all’interno del processo produttivo, fibra di carbonio riciclata e rigenerata. Prima applicazione in programma già in occasione del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, in programma all’Autodromo di Imola questo weekend (17-19 maggio 2024): i flap dell’ala anteriore delle monoposto di Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda in gara a Imola sono ottenuti proprio utilizzando stampi realizzati con fibra di carbonio riciclata. Come funziona, esattamente? Un breve video fornisce un'idea.
IL PERCORSO Nella pratica, i campioni forniti dal Visa Cash App RB, derivati da ritagli di stampi di laminazione ormai in disuso, vengono processati per ottenere fibra riciclata in grado di essere riutilizzata per la produzione di nuovi stampi. Terminato questo processo, si ottengono materiali certificati e adatti ad essere impiegati per nuovi tool (vedi anche gallery). Destinato a durare nel tempo, l’accordo tra il team faentino ed Hera consentirà di recuperare importanti quantità di fibra di carbonio destinate normalmente alla discarica, sviluppando al contempo un know-how prezioso per questo tipo di materiale composito, con un beneficio strategico sia dal punto di vista ambientale, sia anche economico, con possibili impieghi futuri nel settore motorsport e automotive. Una volta concluso il processo di industrializzazione, è stato calcolato che si potranno risparmiare fino a 150 tonnellate di CO2 equivalenti in un anno, pari alla piantumazione di 4.000 alberi.
I flap delle monoposto Racing Bulls ricavati da stampi in fibra di carbonio riciclata (Foto: Visa Cash App RB Formula One Team)
QUI RACING BULLS “Il progetto di riciclo della fibra di carbonio sviluppato da Herambiente si allinea perfettamente con gli obiettivi di VCARB e del gruppo Red Bull GmbH per l’abbattimento delle emissioni di CO2 nel Campionato del Mondo di Formula 1”, commenta Enrico Fastelli, Facility Management & HSE Director di Visa Cash App RB. “L’incentivazione dell’economia circolare, l’attenzione a progetti a carattere territoriale e lo sviluppo di nuove tecnologie che rendano il motorsport sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente fanno parte di una serie attività che VCARB affronta con una visione olistica volta a cogliere tutte le opportunità possibili per vincere la sfida comune ai cambiamenti climatici”.
QUI HERA “La partnership con il team di Formula Uno Visa Cash App RB è pienamente coerente con i nostri obiettivi di decarbonizzazione e sviluppo dell’economia circolare – afferma dal canto suo Andrea Ramonda, Amministratore Delegato di Herambiente – e ha una valenza strategica nell’ottica della promozione delle filiere corte (reshoring) e circolari in Italia e in Europa. Rigenerare fibra di carbonio è un progetto
pioneristico per realizzare il quale è importante fare squadra. In questo modo ogni attore mette a disposizione risorse e competenze con l’obiettivo comune di generare benefici ambientali, economici e sociali”.
Una seconda vita per la fibra di carbonio. Dove? In Formula 1! (Foto: Visa Cash App RB Formula One Team)
ECO-SISTEMA Il Gruppo Hera partecipa al progetto con il team di Formula Uno Visa Cash App RB attraverso la controllata Herambiente, primo operatore nazionale nel settore del trattamento dei rifiuti, con un centinaio di impianti certificati e all’avanguardia. Herambiente da tempo ha iniziato a sperimentare il processo di recupero delle fibre di carbonio, in collaborazione con il partner tecnologico Curti, in un impianto pilota installato nella sede del Master in Materiali compositi dell’Università di Bologna all’interno del Tecnopolo di Faenza. La svolta arriverà con l’avvio dell’impianto su scala industriale di Imola, tra i primi di questo genere in Europa: sarà operativo dai prossimi mesi e proprio grazie alla tecnologia innovativa e alla rilevanza strategica dei materiali coinvolti, ha ottenuto un contributo da oltre 2,2 milioni di euro, nell’ambito del PNRR.