Tasso di motorizzazione, incidenza sinistri mortali, il confronto regione per regione e con gli altri Paesi europei. I dati Istat
TUTTO ESAURITO Tante auto, una "pista" troppo corta per contenerle tutte insieme. L'Italia è tra i Paesi europei dal tasso di motorizzazione più elevato in assoluto. 625 vetture ogni 1.000 abitanti (dati 2016), rileva l'Istat nel rapporto "Noi Italia". Dopo aver arrestato nel 2013 la propria ascesa (608 auto/1.000 abitanti), la quota di automobili pro capite sarebbe di nuovo in crescita per il terzo anno consecutivo. Per fare un confronto, nel 2004 il valore non superava 587 punti base. Davanti a noi, oggi, solo concorrenti dal peso specifico assai meno significativo come Lussemburgo e Malta.
COPERTA TROPPO CORTA A noi italiani, guidare piace. Ma abbiamo un problema: la rete autostradale è insufficiente a sostenere un parco auto tanto vasto. Un reticolato di 6.983 km si traduce in un indice di "ospitalità" di 1,8 km/10.000 autovetture. L'Italia figura tra le nazione europee a più bassa intensità di autostrade, lontana ad esempio dai valori di Spagna, Francia e Germania (tra 2,9 e 6,9 Km per 10 mila vetture nel 2015). La dotazione infrastrutturale non è tuttavia territorialmente omogenea, con valori inferiori alla media nazionale per il Centro, e i massimi al Nord.
SI MUORE DI PIÙ Anche il numero delle vittime di incidenti stradali rispetto alla popolazione residente, nel 2016 si conferma superiore a quello dei principali partner e alla media Ue28. Con un tasso di 54,2 episodi per milioni di abitanti, siamo solo in 14esima posizione. La mortalità stradale presenta a sua volta differenze territoriali significative: il numero di morti per milione di abitanti è più elevato della media complessiva in 15 regioni. Al contrario, rispetto al 2010, Valle d'Aosta, Umbria, Molise, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Liguria hanno ridotto di oltre il 30% il numero delle vittime. Regione che vai, sicurezza stradale che trovi.