L'elettrico è ancora una nicchia, tuttavia l'elettrico - nella visione Tesla - è anche democrazia. Sulla falsariga di quanto già avviene in altre parti del mondo, anche in Italia il Costruttore USA sblocca i Supercharger anche alle auto elettriche di differenti marchi. Il progetto pilota include al momento 20 stazioni (sulle circa 100 attualmente operative in tutto il Paese), per un totale di 174 colonnine. Quindi: chi e come può ricarica ai Supercharger da novembre 2022?
ISTRUZIONI PER L'USO Può collegare il cavo ai totem di proprietà Tesla - purché rientri tra quelli abilitati al servizio ''open source'' - chiunque possieda un veicolo elettrico provvisto di presa di ricarica Combo CCS standard. Quanto alle modalità di pagamento: una volta scarica l'app Tesla dedicata, si può scegliere tra la sottoscrizione di un abbonamento mensile, oppure il pagamento singolo. Nel primo caso, dietro il versamento di una cifra pari a 12,99 euro al mese, la tariffa sarà inferiore: in media, 0,60 euro/kWh nella fascia oraria 20.00 - 16.00 e 0,67 euro/kWh dalle 16.00 alle 20.00 (orario di picco). Senza abbonamento, i prezzi oscillano tra 0,74 euro/kWh (20-16) e 0,83 euro/kWh (16-20).
RISCHIO CODE L'apertura dei Supercharger all'intera platea di auto elettriche è una buona notizia per la collettività e una cattiva notizia per i proprietari Tesla, che vedono ora minacciato il proprio privilegio di una rete di ricarica riservata e temono il rischio di maggiore affollamento alle stazioni di rifornimento. A tal proposito, la Casa fa sapere che ''monitorerà attentamente ogni sito per scongiurare congestioni'' e che ''ascolterà i clienti circa le loro esperienze''.