''I prezzi delle auto elettriche compatte potrebbero raggiungere quelli delle auto tradizionali entro la fine del decennio'', si legge nello studio Global EV Outlook 2023 pubblicato dall'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA): una possibilità che trova ancora più forza nelle parole di Timar Guel, capo delle politiche energetiche della IEA: ''La nostra attuale aspettativa è di poter vedere la parità di prezzo nelle auto elettriche di piccole e medie dimensioni nei mercati nordamericani ed europei da qualche parte a metà degli anni Venti. Per le auto più grandi come SUV e pickup, è probabile che la parità di acquisto arrivi più tardi, probabilmente nel 2030'', dice.
SERVIRÀ MENO PETROLIO ''I veicoli elettrici sono una delle forze trainanti della nuova economia energetica globale che sta rapidamente emergendo e stanno determinando una trasformazione storica dell'industria automobilistica in tutto il mondo'', ha aggiunto Fatih Birol, direttore esecutivo della IEA. “Le tendenze a cui stiamo assistendo hanno implicazioni significative per la domanda globale di petrolio. Il motore a combustione interna non ha rivali da oltre un secolo, ma i veicoli elettrici stanno cambiando lo status quo. Entro il 2030 eviteranno la necessità di almeno 5 milioni di barili al giorno. Le auto sono solo la prima ondata: autobus e camion elettrici seguiranno presto”. Subiremo una minore dipendenza dai Paesi dove l'attività estrattiva è più fiorente? Forse, ma non sarà una democrazia, visto che lo scettro passerà in altre mani.
L'elettrificazione dei trasporti ridurrà l'estrazione di petrolio
STIAMO SPINGENDO LA CINA La Cina guida questo cambiamento, che in Occidente è promosso dai programmi politici delle principali economie, come il pacchetto Fit for 55 nell'Unione Europea e l'Inflation Reduction Act negli Stati Uniti, che aumenteranno ulteriormente la quota di mercato dei veicoli elettrici in questo decennio e oltre. Ad oggi, la stragrande maggioranza delle vendite di auto elettriche si concentra principalmente in tre mercati: Cina, Europa e Stati Uniti. La Cina, che sarebbe già in grado di produrre auto elettriche compatte a 10.000 euro in meno dei costruttori europei, è in testa con un mercato locale che ha assorbito il 60% delle vendite globali nel 2022. Oggi, più della metà di tutte le auto elettriche in circolazione nel mondo si trova in Cina.
IL CARRO DEI VINCITORI L'Europa e gli Stati Uniti hanno entrambi registrato una forte crescita, con un aumento delle vendite rispettivamente del 15% e del 55% nel 2022 e si prevede che entro il 2030, la quota media di auto elettriche sul totale delle vendite in Cina, UE e Stati Uniti dovrebbe salire a circa il 60%: una crescita che, di nuovo, è a trazione prevalentemente cinese, visto che la produzione rimane altamente concentrata proprio in quel Paese. La Cina domina infatti il commercio di batterie e componenti e solo lo scorso anno ha aumentato la sua quota di esportazioni globali di auto elettriche a oltre il 35%. Un dominio preoccupante, che rischia di consolidarsi sempre di più nell'era dell'elettrificazione totale. Del resto, che cosa è successo con smartphone, elettrodomestici e gadget vari?