Analisti scettici, sport utility necessari per sopravvivere in Europa. Invece Fiat punta tutto su gamma 500. E Alfa Romeo nicchia
LARGO AI GIOVANI La strategia è piuttosto chiara. Fiat scala di una posizione per lasciare spazio ad altri brand del Gruppo, Jeep e Alfa Romeo in primis. Dinastia Punto in estinzione, gamma Tipo esiliata in Sud America. FCA punta tutto su famiglia 500, e sulla sempreverde Panda. Un dettaglio non sfugge: Fiat non avrà alcun Suv. A differenza di Alfa, che a listino ne conterà tre/quattro entro il 2022. Scacco matto ai concorrenti. Oppure no?
500 DUBBI Sul piano industriale Fiat, la community degli analisti di matrice anglosassone esprime qualche perplessità. Riserve anche sulla tabella di marcia Alfa Romeo. Ecco perchè. 500 è un prodotto che tira in tutto il Continente: almeno nel breve termine, il suo appeal non dovrebbe subire alcuna flessione. Specie alla luce di un programma di progressiva elettrificazione, nonché del ritorno di un nome storico come 500 Giardiniera.
LACUNA SUV Ma il segmento delle citycar, e in misura inferiore anche quello delle compatte, ha un futuro sempre più incerto. D'accordo la mobilità urbana, d'accordo le sempre più stringenti normative antinquinamento. Ma senza un Suv nella line-up che peschi nel mass market, secondo gli esperti non si andrà lontano. Tornando a 500: l'auto ha spento ormai 11 candeline. Se non verrà al più presto aggiornata, la curva del suo successo crollerà.
I TEMPI D'ORO Con la produzione di 124 Spider che a sua volta resta in agenda (gli accordi con Mazda non permettono di fare diversamente), Fiat sembrerebbe insomma destinata a ritagliarsi una propria nicchia. E pensare che un tempo il Lingotto recitava anche in Europa (non solo in patria) un ruolo di primadonna. Oggi Fiat ha una quota Ue del 5%, minore di quella dei marchi premium tedeschi. Per non parlare di Volkswagen (11%), un tempo competitor diretta.
RISCOSSA ALFA? FCA avrebbe in qualche modo sottovalutato l'importanza di presidiare il cuore del mercato: solo il tempo stabilirà se ha avuto ragione Marchionne, o se gli utenti si dimenticheranno a poco a poco dell'offerta Fiat. Differenti, ma ugualmente oggetto di discussione, sono anche le prospettive Alfa Romeo. I dubbi riguardano non tanto il mix di prodotto, quanto il suo tempismo. Alla presentazione del piano industriale di Fiat Chrysler, l'annuncio dell'introduzione di due nuovi Suv da qui al 2022 (parallelamente alla nascita di due sportive ad alte prestazioni) ha riscosso unanimi consensi. Ma i dettagli sono ancora avvolti dal mistero.
TIME TO MARKET Il debutto di uno sport utility di grandi dimensioni, sorta di Maserati Levante declinato in salsa Alfa Romeo, non avverrà prima del 2019-2020. Tempi ancor più dilatati si pronosticano per un Suv di segmento C su piattaforma nuova Giulietta. Idem per il restyling di Alfa Stelvio, cui dovrebbe affiancarsi la variante con carrozzeria a passo lungo. Tutti buoni propositi, ma probabilmente - sostengono gli analisti - poco puntuali.
TELENOVELA Nessuno ha la bacchetta magica, le sorti di due marchi storici come Fiat e Alfa Romeo non sono mai state tanto misteriose. Sta di fatto che il mercato è oggi più che mai influenzato dalle leggi, locali e internazionali. Allo stesso modo, la tecnologia di propulsione non ha mai vissuto un'accelerazione come quella odierna. Né, infine, i gusti del pubblico si sono così tanto concentrati sulla categoria dei Suv. Seguire il percorso dei due costruttori nazionali sarà uno sport appassionante.