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Opel Astra Auto dell'Anno 2016


Avatar Redazionale, il 29/02/16

8 anni fa - Batte la XC90 di 15 punti e stacca la MX-5 di 107

Opel Astra si aggiudica il premio Auto dell'Anno 2016 davanti a XC90

STAIRWAY TO HEAVEN Dopo il Dieselgate era quanto meno prevedibile che l’Astra sarebbe riuscita a rubare una bella fetta di mercato alla principale rivale di categoria, vale a dire la Golf. Ma diamo a Cesare quel che è di Cesare e diciamo pure che, lontano anni luce dall’antenato, il Model Year 2016 di Opel Astra ha saputo sfoggiare un look profondamente rinnovato, leggero nelle linee così come nelle forme: più filante, slanciato e con 120-200 kg in meno a seconda della versione. Ma anche la motoristica è stata completamente rivoluzionata, così come la dotazione tecnologica, che ha ereditato funzionalità generalmente abbinate ad auto di categoria superiore. Insomma, per il team di Rüsselsheim si è trattato di una vera opera d’ingegno e il riconoscimento di tanto lavoro è arrivato proprio oggi, con l’assegnazione ad Opel Astra del Premio Auto dell’Anno 2016.

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VITTORIA NETTA Il Salone di Ginevra 2016 si apre dunque per Opel con una soddisfazione davvero grande: la nuova Astra è riuscita a conquistare il titolo di Auto dell’Anno battendo le altre sei finaliste, vale a dire Audi A4, BMW Serie 7, Jaguar XE, Mazda MX-5, Škoda Superb e Volvo XC90. Un bel gruppo eterogeneo, in cui l’Astra ha saputo distinguersi grazie alle proprie doti tecnologiche e ingegneristiche, staccando di 15 punti la seconda in classifica, la XC90, e di ben 107 la terza, la MX-5.

ILLUSTRI PRECEDENTI Il riconoscimento di Ginevra viene d’altronde dopo una discreta infilata di successi: il Safetybest 2015, il Volante d’Oro 2015 e, infine, le 5 stelle nei test Euro NCAP. L’Astra è la quinta vettura della Casa tedesca ad entrare nell’albo d’oro del Car of the Year dall’anno in cui questo premio è stato istituito ufficialmente (1964); in epoca recente, le ultime Opel a essere premiate sono state la Insignia nel 2009 e la Ampera nel 2012.


Pubblicato da Francesca Mondani, 29/02/2016
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