RC Auto sì, RC Auto no. E se invece fosse: RC Auto sì, ma non se l'auto è ben nascosta dentro il mio garage? Le certezze, ora cedono il posto ai dubbi e alle esegesi. Che il nuovo regolamento sia stato capito male? O che sia necessario, almeno, fare qualche distinzione? Perché anche tra gli esperti di diritto c'è una divergenza di vedute. Riportiamo, sotto, l'opinione di un professionista che sul web registra un grande seguito (chissà che non lo abbiate già riconosciuto). Prima, un rapido riassunto di un caso che tiene banco.
Obbligo RC Auto, parola all'avvocato Angelo Greco (YouTube / Angelo Greco)
CI SIAMO CAPITI? Come noto, per effetto dell'entrata in vigore del decreto legge N.184 del 2023, che a sua volta recepisce la direttiva UE N.20118 del 2021, a partire dal 23 dicembre 2023 è obbligatorio assicurare un'auto non solo se questa viene impiegata per la circolazione su strada, ma anche se ''parcheggiata in aree private, con accesso interdetto al pubblico''. Dalla stampa (inclusa la nostra testata), la formula impiegata dal legislatore era stata sin qui interpretata in modo pressoché univoco. Ovvero: fatto salvo per alcune eccezioni (radiazione, sequestro, guasto meccanico grave, etc.), obbligo di assicurazione indiscriminato per tutti i veicoli, indipendentemente da loro utilizzo e dal luogo di eventuale ricovero. L'avvocato Angelo Greco, direttore del magazine di consulenza giuridica La Legge per Tutti e protagonista di un popolare canale YouTube, propone al contrario una chiave di lettura differente. Rispondendo, in particolare, a una domanda: obbligo anche per auto in box, garage privato o cortile monofamiliare? Clicca Play e ascolta che ha da dire Greco, perché è molto interessante.
L'ESPRESSIONE CHIAVE In sostanza, l'avvocato Greco invita a riflettere sul passaggio in cui la nuova legge parla di obbligo di assicurazione ''a prescindere dalle caratteristiche del veicolo'', dal ''terreno su cui è utilizzato'' e dal fatto ''che sia fermo o in movimento''. Insistendo, in particolare, sulla differenza tra ''terreno'' e ''fabbricato''. Categoria catastale, la seconda, secondo la quale sono censiti proprio i box ed i garage. Linguaggio a parte, se il senso della normativa è quello di tutelare soggetti terzi (Greco reca l'esempio di bambini che giocano all'interno di un cortile condominiale), laddove l'accesso di soggetti terzi sia interdetto, non avrebbe dopotutto senso assicurare obbligatoriamente un mezzo. Ragion per cui - sostiene sempre Greco - dall'obbligo sarebbero esonerati anche i veicoli parcheggiati nel cortile di una villa monofamiliare (a sua volta, non ''terreno'' bensì ''pertinenza'') protetto da cancello o sbarra elettrica. Diverso, invece, il caso di un condominio con molteplici unità abitative, spazio non aperto al pubblico, ma nel quale possono verificarsi sinistri che coinvolgano estranei. In conclusione, se il legislatore avesse davvero inteso estendere l'obbligo a qualsiasi veicolo immatricolato, non si sarebbe avventurato in formule che parlano di terreno e aree soggette a restrizioni.
Auto ferma in parcheggio condominiale: obbligo di assicurazione
PAROLA AI TRIBUNALI L'obbligo è in vigore da meno di un mese e la giurisprudenza in merito ancora scarseggia. L'opinione di Greco convince, tuttavia attendiamo le prime sentenze per capire quale orientamento sposeranno i giudici chiamati a esprimersi sui primi casi controversi.