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Ecosostenibilità

Qual è l'auto più ecologica (davvero)? I nuovi test Green NCAP


Avatar di Lorenzo Centenari, il 21/04/22

2 anni fa - Nuovi parametri per misurare inquinamento e produzione di energia

Nuovi test Green NCAP 2022, Fiat 500 elettrica auto più ecologica
Nuovi parametri per misurare inquinamento e produzione di energia nell'intero ciclo di vita. Tra conferme e sorprese, vince...

Siamo certi che auto elettrica sia sempre sinonimo di auto ''verde''? Perché un conto sono le emissioni CO2 prodotte mentre l'automobile è in funzione. Un conto, invece, è l'impatto che la stessa auto genera sull'ambiente dal momento in cui nasce, al momento in cui viene smaltita. E allora tutto si rimescola. Valori nuovamente in discussione, ma soltanto relativamente, visto che a guidare la classifica dei più ecologici modelli sul mercato, per Green NCAP, è ancora un'automobile 100% elettrica. E fa piacere apprendere che è pure made in Italy. Fiat 500 campionessa di rispetto del pianeta. Ma come giungono, i tecnici Green NCAP, a questa conclusione?

Emissioni CO2, non contano solo i gas di scaricoEmissioni CO2, non contano solo i gas di scarico

DALLA A ALLA Z Alterego di Euro NCAP in chiave sostenibilità anziché di sicurezza, Green NCAP ha di recente cambiato i criteri di valutazione dell’impatto ambientale delle auto. La cosiddetta analisi ''LCA'' (Life Cycle Assessment, Valutazione del ciclo di vita) sostituisce ora il precedente approccio “Tank-to-wheel” (dal serbatoio alla ruota) in base al quale, limitandosi a misurare le emissioni climalteranti (i famigerati “gas serra”) allo scarico, le auto 100% elettriche risultavano sempre più sostenibili rispetto a quelle con motore termico. A stabilire la reale impronta ecologica di un veicolo entrano in gioco dunque tutte le risorse e l’energia spesi per produrlo, utilizzarlo e smaltirlo.

CRITERIA Sono due, in particolare, i binari sui quali corre il nuovo metodo scientifico Green NCAP, sviluppato dal Joanneum Research e sottoposto a verifica dal Paul Scherrer Institute

  • le emissioni totali di gas serra nell'intero ciclo di vita;
  • la domanda di energia primaria, sempre lungo l'intero ciclo vita.

L'Ente ha così preso in esame 61 tra le autovetture più diffuse sul mercato europeo, diverse per dimensioni, peso e soprattutto tipologia di alimentazione, spaziando dalle auto convenzionali con motori a benzina e diesel alle auto completamente elettriche, passando per le ibride di vario genere. Nell'analisi comparativa si assume una vita utile del veicolo di 16 anni, un chilometraggio totale di 240.000 km, inoltre il mix   energetico medio dei 27 Stati membri dell'Unione Europea e del Regno Unito. Quale dunque, l'auto più virtuosa in assoluto?

Fiat 500 elettrica, ''CO2 Champion''Fiat 500 elettrica, ''CO2 Champion''

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EMISSIONI CO2 Sul portale ufficiale di Green NCAP è pubblicato il report completo. Con una media di 31 tonnellate di CO2 equivalenti è dunque Fiat 500 elettrica, tra i 61 modelli 2021 presi in considerazione, l'auto dalla minore produzione di emissioni climalteranti. Seguono altre tre full electric, ovvero Volkswagen ID.3 (35 tonnellate), Nissan Leaf e+ (38 ton.) e Lexus UX 300e (30 ton.). Completa la top 5 un'ibrida plug-in (Toyota Prius PHEV, 40 ton.).

Skoda Octavia Wagon TDI, la meno energivora in EuropaSkoda Octavia Wagon TDI, la meno energivora in Europa

FABBISOGNO ENERGETICO A sorpresa, passando invece alla classifica dei modelli dal ciclo di vita meno ''energivoro'', il primo posto se lo aggiudica una vettura diesel, cioè Skoda Octavia Wagon 2.0 TDI, con 164 MWh. Seguono Toyota Prius Plug-in (167 MWh) e Peugeot 208 1.5 BlueHDi (169 MWh), con Fiat 500 che in questo caso si ferma al quarto posto (171 MWh), davanti a Toyota Yaris Hybrid (175 MWh). Auto elettrificata, quindi, virtuosa come ci si aspetterebbe, ma pur sempre in competizione - chi l'avrebbe mai detto - col caro vecchio gasolio.

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CONCLUSIONI Come sottolinea Green NCAP stessa, sono dati approssimativi. In estrema sintesi, commentano i creatori del rapporto, sia le emissioni totali stimate di gas serra, sia la domanda di energia primaria durante l’intero ciclo di vita del veicolo, possono variare in modo significativo non solo a seconda della tipologia di motorizzazione, del peso dell'auto e dello stile di guida del conducente, ma anche come conseguenza - specie nel caso delle BEV - delle modalità di produzione dell’energia elettrica stessa. Se da fonti rinnovabili, oppure con combustibili fossili. È in definitiva soprattutto in ''culla'', che viene assegnato l'indice ecologico di ogni vettura. La cui natura, termica o elettrica, ha il suo peso. Ma inferiore a quello immaginato.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 21/04/2022
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