CHE RUMORE FA UN’AUTO ELETTRICA?Il suono del silenzio, The Sound of Silence, canzone metà anni ‘60 che ha trovato la consacrazione nella straordinaria interpretazione del duo Simon&Garfunkel, chi non l’ha ascoltata almeno una volta? Praticamente un’icona della musica internazionale, esattamente come è un’icona, questa volta automobilistica, la Mini Cooper. Un’auto che ha motorizzato generazioni di giovani e meno giovani: agile, scattante, pratica e stilosa. Ma si sa, per restare al passo coi tempi è necessario evolversi e l’evoluzione, oggi, passa per il senso unico dell’elettrificazione. Allora, anche la leggendaria berlinetta inglese si trasforma in Mini Cooper SE e diventa elettrica per superare le insidie della nuova mobilità a zero emissioni. Ma un’auto a batterie è silenziosa, troppo per essere subito identificata, e questo può essere un problema, soprattutto a livello di sicurezza.
Mini Cooper SE: Renzo Vitale davanti alla compatta elettrica di cui ha creato il suono
LO SVILUPPO PASSA ATTRAVERSO IL SUONOEcco quindi, che entrano in scena nuovi attori per lo sviluppo: non più solo ingegneri e designer, ma anche musicisti e tecnici del suono. Perché se prima si studiavano lo “sbam” di una portiera che si chiude o il “click” di un alzavetri per rendere il loro rumore più orecchiabile, adesso la missione è quella di dare vita a un motore elettrico e a tutte le sue sfumature, suono compreso. Volete mettere il borbottare rauco di un V8 a benzina? Insomma, qualcosa che trasmette sonorità ed emozione. Invece, un motore elettrico emette un ronzio, qualcosa di sterile e inanimato. Oggi, per le elettriche iniziano i primi studi sul sound e ci stiamo abituando ad ascoltare, addirittura, spezzoni di colonne sonore famose come quella de La Dolce Vita di Federico Fellini a bordo della Fiat 500 elettrica. E in questo campo, il Gruppo BMW è all’avanguardia, facendo squadra con un brand, Mini, che trova nella sperimentazione una sua naturale vocazione. Di fatto, un percorso che oggi fa da sfondo allo sviluppo dei rumori di Mini Cooper SE, dove ogni effetto acustico è cercato, analizzato, rielaborato da un vero sound designer come lo è Renzo Vitale, Creative Director Sound di BMW e stretto collaboratore di Hans Zimmer, premio Oscar nel 1995 per la colonna sonora del film di animazione Il Re Leone, già creatore dell’acustica di altri modelli elettrici BMW.
Mini Cooper SE: la conferenza stampa con Renzo Vitale di BMW Group al micorfono
SI ACCENDE CON L’ALFABETO MORSEMa sapete che per creare il sound all’avviamento, Renzo Vitale ha rielaborato la parola M-I-N-I in alfabeto Morse e l’ha inserita nel jingle? Oppure che il “tic toc” delle frecce si ispira a quello del legno? Secondo Mini, in questo scenario elettrificato, il suono è un elemento chiave, visto come mezzo di espressione di un’automobile, che ci permette di riconoscerla immediatamente. E la natura è un generatore di suoni incredibile. Dei cinque sensi, l’udito è considerato il principale e perciò ogni aspetto legato alla sonorità di un’auto va reso il più gradevole possibile. Secondo Mini: “…la Cooper SE non è solo un’auto elettrica, ma un insieme di esperienze sensoriali che spaziano in maniera coerente dal design, ai rumori, al profumo…”. Allo stesso modo, l’auto dovrebbe innescare emozioni nei passeggeri, ma anche informazioni agli altri utenti della strada, due aspetti che devono essere entrambi rappresentati dalla Mini elettrica.
Mini Cooper SE: il manichino nella camera semi-anecoica per lo studio del rumore
ITALIA LEADER NELLA RICERCA SUL SUONO E con Mini abbiamo conosciuto una nuova forma di ricerca, accompagnati da un’eccellenza italiana nel campo dei materiali fonoassorbenti e di tutto quello che “gira intorno” al rumore e al design, la Caimi Brevetti, società pluripremiata a livello internazionale. Una realtà produttiva nata a Nova Milanese, hinterland metropolitano, nel 1949 e gestita ancora dalla stessa famiglia Caimi, che grazie ai suoi laboratori Open Lab, alla sala semi-anecoica (dove il rumore è assorbito per il 99,9%) e alla sala riverberante dove si esalta l’eco generato dai rumori, è all’avanguardia nella ricerca sull'acustica. Altro partner di questa iniziativa condotta da Mini è stata Sensory Design, una start-up altoatesina ma presente anche in America, nella Silicon Valley, che progetta esperienze sensoriali per amplificare la rilevanza percepita di un marchio. Tre attori leader nei rispettivi segmenti, capaci di creare un fil rouge fra auto, tecnologia e percezione del rinnovamento.