Ferrari ha abbandonato l'idea della nuova Dino? A quanto pare sì: nel piano quinquennale non se n'é fatta parola
UN SOGNO Durante la presentazione del piano quinquennale di Ferrari è stata fatta una panoramica interessante sul prossimo futuro del Cavallino Rampante: tra numeri di vendita che toccheranno il 60% delle quote con declinazioni ibride, passando per la Ferrari Purosangue, prima Sport Utility di Maranello, di temi caldi non ne sono affatto mancati. I più attenti, però, hanno notato la mancanza di un modello sul quale le voci si erano rincorse parecchio: niente più Ferrari Dino, quindi?
SIMILI MA DIVERSE La nuova famiglia Ferrari avrà due architetture: la prima con motore posteriore centrale, la seconda con motore anteriore centrale. Il know-how tecnologico derivato dalla Formula 1 verrà ingegnerizzato immediatamente anche sulle supercar di serie, con versioni turbo ibride e con sistemi hi-ers utili a massimizzare le prestazioni anche se con motori più piccoli rispetto all'attuale pluripremiato V8.
SEI CILINDRI La vera notizia è il ritorno all'architettura V6 con – in anteprima – l'utilizzo del turbo-ibrido come in Formula 1. Ciò è necessario per ridurre le emissioni andando di pari passo con performance degne del DNA Ferrari. Se è vero che la famiglia del Cavallino sarà formata da Sportive, GT, Serie Speciali e dalla nuovissima Ferrari Purosangue – ma guai a chiamarlo SUV Ferrari – è vero che nessuno al momento ha pronunciato il nome Dino in quel di Maranello.
ADDIO, DINO? La Ferrari Dino è un modello iconico del Cavallino Rampante. Nata nel 1965, si è saputa rinnovare fino alla Dino 208 GT4 che ne ha decretato la fine della produzione nel 1980. La Ferrari Dino inizialmente vantava un'architettura a 6 cilindri, per poi passare agli otto cilindri a V nell'ultima declinazione presentata al Salone di Parigi del 1973. Dedicata al primogenito di Enzo Ferrari, Alfredo, promettente ingegnere meccanico scomparso a soli 24 anni affetto dalla Distrofia di Duchenne, la Dino è tra le gran turismo del Cavallino più amate e diffuse. Una sua rivisitazione in chiave moderna avrebbe probabilmente trovato il consenso degli appassionati e di possibili clienti. Il fatto che non venga messa in produzione, significa semplicemente che in Ferrari hanno interesse a muoversi verso altri lidi. O forse non è ancora detta l'ultima parola...