Viabilità a rischio disagi per il capoluogo della Lombardia, dove alcune sigle sindacali hanno indetto uno sciopero che potrebbe impattare sul normale esercizio dei mezzi pubblici venerdì 16 giugno 2023. Potenzialmente interessati saranno i trasporti dell'ATM e quelli delle Autoguidovie (linee Agi). Di seguito tutti i dettagli.
Tram a Milano - foto di Giordano Rossoni da Unsplash
GLI ORARI DELLO SCIOPERO
Il servizio ATM delle linee di superficie e metropolitane potrebbe risentire dello scioperora le 8:45 e le 15:00 e dopo le 18:00, si legge sul comunicato ufficiale. Le consuete fasce di garanzia prevedono invece il regolare servizio della metropolitana e dei mezzi di superficie come tram e autobus dal regolare inizio servizio fino alle 8:45 e dalle 15 alle 18. Per quanto riguarda Autoguidovie, invece, le corse delle linee 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 saranno garantite fino alle 8:29 e dalle 15 alle 17:59.
Tram ATM a Milano
I MOTIVI DELLO SCIOPERO
Lo sciopero è stato indetto dai sindacati AL COBAS per ATM e da Faisa-Cisal per le linee Agi con le stesse rivendicazioni della scorsa agitazione del 27 gennaio 2023: “contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo ATM e per la reinternalizzazione dei servizi di TPL in appalto e/o subappalto; contro il progetto “Milano Next”, per la trasformazione di ATM S.p.A. in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità; per la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti; per la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi; per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale; per l’aumento di €150 netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario”.
Fonte: ATM