I cv rimangono 110, ma il turbodiesel 1.5 dCi della Nissan Juke, rivisto in alcuni componenti, conquista 20 Nm di coppia in più. Diminuendo, allo stesso tempo, consumi ed emissioni.
BEST-SELLER Saranno l'aspetto simpatico e fuori dagli schemi, le dimensioni compatte o l'altezza da terra, fatto sta che la Nissan Juke piace, soprattutto alle nostre latitudini. E visto che circa il 40% dei 330.000 esemplari venduti fino ad oggi è mosso dall'1.5 dCi 110 cv, le modifiche che riguardano il cuore in questione assumono un significato piuttosto importante.
TURBO E OLTRE Non che fosse un motore vecchio, anzi: da sempre, l'1.5 dCi 110 cv si è distinto per fruibilità e rotondità di funzionamento. Oggi, però, beneficia di alcuni trucchetti per restare al passo con i tempi. Si tratta, nella fattispecie, di un ineditoturbo a geometria variabile, un collettore di aspirazione ridisegnato, iniettori piezoelettrici a 7 fori (per ridurre la quantità di gasolio incombusto) e un circuito EGR riprogettato. A completare il quadro ci sono pompa olio a portata variabile, rivestimento Diamond Like Carbon per i bicchierini delle valvole come in F1 e rapporti del cambio rivisti: se prima e seconda si accorciano leggermente, le altre si allungano.
BENEFICI Il tutto, per benefici tutt'altro che trascurabili: rispetto al propulsore precedente, la Nissan Juke 1.5 dCi 110 cvmigliora nei consumi dichiarati (da 4,8 a 4,2 l/100 km), nella coppia (da 240 a 260 Nm) e nelle emissioni nocive (da 129 a 109 g/km). Invariate, invece, le prestazioni. Infine, l'1.5 dCi è già in regola con la normativa Euro 6 e adotta un sistema start&stop rivisto. Con prezzi che non cambiano rispetto al passato.