Scoperto un grave difetto che rende pericoloso il sistema di guida semi-autonoma Tesla Autopilot: l'imbecillità di alcuni utenti. Si può riassumere così la vicenda che ha indotto la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) a costringere la Casa di Elon Musk a richiamare 2.031.220 (due milioni) di veicoli, perché Autopilot non fa abbastanza per prevenire l'uso improprio da parte del conducente. L'NHTSA sta indagando da tempo sul pilota automatico Tesla e ha esaminato gli incidenti mortali a esso legati, concludendo che Tesla non è abbastanza severa nel richiamare chi si distrae da un uso responsabile di Autopilot (vi ricordate della coppia che faceva sesso a bordo mentre l'auto guidava da sola?).
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I MODELLI INTERESSATI Il richiamo disposto di conseguenza coinvolge le Tesla Model 3 prodotte dal 2017 in poi; le Model Y dal 2020; le Model X dal 2016 a oggi e le Model S a partire dal 2012. Il gran numero di Tesla sottoposte a richiamo è dovuto al fatto che Autopilot è di serie su ogni nuovo modello. Secondo la NHTSA: ''la tecnologia automatizzata rappresenta una grande promessa per migliorare la sicurezza, ma solo quando viene utilizzata in modo responsabile. L'azione di oggi è un esempio di miglioramento dei sistemi automatizzati dando priorità alla sicurezza''.
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INTERVENTO INDOLORE L'NHTSA ha avviato oltre 50 indagini sugli incidenti legati ad Autopilot. Ora ''Tesla rilascerà un aggiornamento software via etere (OTA), gratuitamente'', fa sapere la National Higway Traffic Safety Administration: proprio come aveva fatto Tesla lo scorso febbraio per risolvere un problema con la funzione Full Self-Driving Beta. Che cosa farà il nuovo aggiornamento non è ancora stato annunciato, ma si ipotizza che la funzione Autosteer potrebbe venire disabilitata se i conducenti ignorano ripetutamente l'obbligo ''di dimostrare un elevato e costante livello di sorveglianza mentre la funzione è attivata''. Negli USA, i proprietari verranno informati del richiamo via e-mail entro il 10 febbraio 2023.
Fonte: Bloomberg