La calligrafia incomprensibile dell'agente viola il diritto di difesa dell'automobilista. La sentenza del Giudice di Pace di Lucca
ULTIMA SPIAGGIA Se non sapete più a quale vizio appellarvi, ai trasgressori resta in realtà un'ultima strada. Quella della...calligrafia. Proprio così: se l'agente accertatore compila il verbale in maniera incomprensibile, avete ancora speranza di sottrarvi al pagamento della odiosa multa. La grafia poco chiara rappresenta infatti un elemento sufficiente a scagionare la vittima, in quanto ne ostacola il diritto di legittima difesa.
L'EPISODIO A sostituirsi alla maestra elementare e a "bocciare" allo scritto il vigile urbano di turno è stato di recente il Giudice di Pace di Lucca, autore di una sentenza che ha annullato a un automobilista locale il verbale relativo a una contravvenzione contestata in differita. Il fattore chiave è in questo caso proprio la mancata contestazione immediata, situazione che probabilmente avrebbe rovesciato l'esito del ricorso.
IN BELLO STILE Tra le proprie motivazioni, il GdP di turno avrebbe infatti citato l'art. 201 comma 1 del Codice della Strada: "...in caso di contestazione non immediata, il verbale sia notificato con gli estremi precisi e dettagliati della violazione...". Al contrario, poiché la multa risultava scritta con calligrafia poco leggibile nella parte descrittiva del fatto, la notifica non tutelava pienamente il diritto di difesa della parte incriminata. Viva l'arte della bella scrittura.