BATTERIA A TERRA? NO PROBLEMUna scocciatura, una grana, un fastidio? Scegliete voi il termine più azzeccato per definire quella seccante situazione di trovarvi in garage o, peggio, in mezzo alla strada con l’automobile in panne a causa della batteria “morta” all’improvviso. Alzi la mano chi non ha mai avuto a che fare con i cavi elettrici – quelli con le pinze rosse e nere – nella sua vita da automobilista. Restano nascosti nel bagagliaio o in garage per anni, ma, o prima o poi, tornano utili per ridare energia alla macchina (qui, la nostra guida all’utilizzo dei cavi). Per usarli, però, serve un'auto marciante a cui collegare quella in panne e se manca quella? Qui entrano in gioco gli avviatori di emergenza, più conosciuti come “booster”... Da sapere
- Guida all'acquisto
- BuTure Portable Jump Starter
- Cora Start Booster P4 Professional
- FlyLinkTech CEP101
- Noco Boost Plus GB40
- Yaber YR800
- Prevenire è meglio che curare
Booster auto: l'inverno è nemico delle batterie
GUIDA ALL'ACQUISTO
Come vedrete nella nostra piccola selezione, esistono tanti modelli di booster, ognuno con le sue caratteristiche tecniche, che abbiano individuato tra i più popolari per darvi una panoramica del mercato e fornirvi gli spunti per una scelta ragionata. Quelli che trovate in questo servizio sono esemplari con prezzi di fascia media, ma si può scendere, oppure salire, di costo in maniera sensibile e in funzione alle specifiche. Il consiglio è di trovare l'avviatore d'emergenza che risponde meglio alle vostre necessità con un occhio di riguardo alla corrente che può fornire per l'avviamento indicata in ampere (A), che vi da un'indicazione sulla ''forza'' del booster per rianimare la vostra auto. Generalmente tale valore può variare tra i 200 A e i 2.000 A: più è alta e meglio è.
Booster d'emergenza auto: buona abitudine controllare lo stato di carica della batteriaUNA BELLA SCOSSA E VIAI modelli più comuni sono quelli con batteria ricaricabile. Ne esistono in due formati: compatti o a valigetta. Ma si sta facendo largo una tecnologia inedita derivata dalla Formula Uno, quella dei condensatori, cioè senza batteria. Questo tipo di booster utilizza l’energia residua della batteria dell’auto per immagazzinarla e reimmetterla nella batteria stessa in un brevissimo lasso di tempo. Una specie di “elettroshock” che genera il picco di elettricità necessario per avviare la macchina. Una promessa quasi miracolosa che si accompagna però a prezzi altissimi e a una tecnologia di ultimissima generazione (quindi meno collaudata). Questi booster hanno diversi vantaggi: dalle dimensioni assai compatte al fatto che non si rovinano - come invece fanno le batterie - se li lasci inutilizzati nel bagagliaio. Inoltre non hanno bisogno di essere ricaricati, mentre quelli a batteria vanno ricaricati periodicamente (una volta ogni sei mesi circa, non lasciati sempre in carica) e conservati a temperature superiori allo zero.
Booster d'emergenza auto: le temperature invernali sono nemiche delle batterieI VANTAGGI RISPETTO AI CAVIInnanzitutto, da non sottovalutare che l’avviatore vi rende indipendenti poiché non servirà più un altro veicolo per soccorrervi. Inoltre, i booster hanno un prezzo accessibile che - escludendo quelli di primissima fascia intorno a 30 euro, ma si superano anche i mille euro - parte da circa 100 euro e sono relativamente piccoli e leggeri, da poter essere tenuti nel bagagliaio. Però, ricordatevi che, al contrario di quelli a condensatore, i modelli a batteria sono efficaci solo se del tutto carichi, ma per tenerli sotto controllo è sufficiente una presa di rete come quella del garage o l'accendisigari che trovate in auto.
Booster d'emergenza auto: con l'avviatore portatile i cavi non servono piùRICARICA, MA NON SOLO...Per i più esigenti esistono booster che permettono anche di verificare, ed eventualmente ripristinare, la pressione degli pneumatici, poiché integrano un compressore. I più completi aggiungono una torcia di emergenza e prese USB per ricaricare piccoli dispositivi elettronici. In caso si voglia uno di questi ultimi, è utile guardare il dato relativo ai mAh per sapere se ci si dovrà limitare agli auricolari senza fili o se la potenza sarà sufficiente anche per riavviare un tablet o un pc portatile.Oltre a negozi di autoricambi o ferramenta, il canale abituale dove comprare un booster è internet. Basta sfogliare le pagine web di vendite online per trovare decine e decine di modelli differenti. Proprio come quelli che trovate qui sotto, che assicurano un ottimo rapporto efficienza/prezzo.
BUTURE PORTABLE JUMP STARTER
Booster d'emergenza auto: BuTure Portable Jump StarterAvviatore compatto, 12 V, 2.500 A, 20.000 mAh, display LCD, compressore aria fino a 150 PSI (10,3 bar), adattatore accendisigari, 2 porte USB, torcia di emergenza, prezzo Amazon.it 99,99 euro.
CORA START BOOSTER P4 PROFESSIONAL
Booster d'emergenza auto: Cora Start Booster P4 ProfessionalAvviatore a valigetta, 12 V, 2.500 A, spia per livello di carica, adattatore accendisigari, prezzo Amazon.it 369,94 euro.
FLYLINKTECH CEP101
Booster d'emergenza auto: FlyLinkTech CEP101Avviatore compatto, 14,8 V, 1.000 A, 13.200 mAh, spia livello di carica, adattatore accendisigari, porta USB, torcia di emergenza, prezzo Amazon.it 63,99 euro.
NOCO BOOST PLUS GB40
Booster d'emergenza auto: Noco Boost Plus GB40Avviatore compatto, 12 V, 1.000 A, spia livello di carica, adattatore accendisigari, porta micro USB, torcia di emergenza, prezzo Amazon.it 120,24 euro.
YABER YR800
Booster d'emergenza auto: Yaber YR800Avviatore compatto, 12 V, 2.500 A, 23.800 mAh, ricarica wireless, display LCD, bussola, torcia di emergenza, adattatore accendisigari, prezzo Amazon.it 95,99 euro.
I NEMICI GIURATI DELLE BATTERIE
I booster li abbiamo definiti avviatori di emergenza: va da sé che è cosa saggia allontanare le emergenze il più possibile. In questo caso, prendendosi cura delle batterie. Esistono diversi fattori che possono metterle al tappeto, ma l’anzianità, la scarsa manutenzione e le rigide temperature invernali sono fra i principali indiziati. Per questo, il consiglio è quello di fare un check della tensione almeno un paio di volte all’anno, se è il caso, provvedere alla sostituzione e, nei limiti del possibile, ricoverare il veicolo al chiuso, magari attaccando la batteria a un mantenitore di carica (qui, la nostra guida ai mantenitori per auto e moto).