Per ragazzini, ma anche per adulti. Urbane, oppure sportive. Un vademecum per orientarsi nel mercato in espansione delle mini-auto
LEZIONI A QUATTRO RUOTE Settembre, tempo di rispolverare zaino, voglia di studiare, di alzarsi presto la mattina e raggiungere i banchi di scuola prima che suoni la campanella. A piedi, in bus, in bicicletta, in scooter. Perché no, in auto, anzi in mini-auto. Quello delle microcar è un mercato ovviamente dai volumi assai inferiori rispetto ai veicoli per ''grandi'' (qualche migliaio di unità all'anno), tuttavia la nicchia resiste, per non dire che registra tassi di crescita. Ecco il nostro vademecum.
- Microcar senza un'età
- Un po' di storia
- Come da codice
- Roba da ricchi
- Rimandate all'esame
- Le Case costruttrici
MICROCAR SENZA UN'ETÀ: PER CHI SONO
A sedersi al volante della propria microcar non sono solo adolescenti, oppure anziani e portatori di handicap, ma sempre più anche adulti che individuano in questo simpatico mezzo di trasporto la soluzione più efficace per spostarsi da un quartiere all'altro della città. Le ragioni di acquisto sono molteplici, e spaziano dall'aspetto logistico a quello normativo, passando ovviamente per i limiti anagrafici. Vogliamo fare un micro-focus?
COME NASCE LA MICROCAR: UN PO' DI STORIA
Con il termine minicar (o anche micro-vettura, o miniauto, o vetturetta) si intende un veicolo dalle dimensioni estremamente ridotte, equiparato per legge ai quadricicli leggeri o pesanti. Le prime microcar risalgono ai primi anni del secondo dopoguerra: modelli spesso a tre ruote, concepiti come auto dagli ingombri ridotti e dai bassi consumi. Come la tedesca Fuldamobil, l'italiana Iso Isetta, le britanniche Peel P50 e Trident, più tardi anche l'italiana Casalini Sulky. Le microcar in senso moderno fanno la loro comparsa negli anni Ottanta in Francia, Paese che tuttora ospita alcune tra le principali Case costruttrici. Dagli anni Novanta, la diffusione contagia anche il resto d'Europa.
COME DA CODICE. LE DIFFERENZE
Nei Paesi Ue, le minicar rientrano in due tipologie: quadricicli leggeri (massa inferiore ai 350 kg, cilindrata inferiore a 50 cc se equipaggiate con motore a benzina, potenza inferiore ai 4 kW e velocità massima inferiore ai 45 km/h) e quadricicli pesanti (massa fino a 400 kg, potenza fino a 15 kW, velocità massima 80 km/h). Le prime sono per legge equiparate ai ciclomotori, è perciò possibile guidarle con patente AM a partire dai 14 anni. Quanto ai quadricicli pesanti, necessaria invece la licenza B1. Dal 2015, per trasportare un passeggero è sufficiente aver compiuto 16 anni: in precedenza, il limite era la maggiore età.
ROBA DA RICCHI: QUANTO SI SPENDE
Prezzi? Non esattamente popolari, partendo da 10.000 euro circa. A seconda del marchio e del grado di equipaggiamento, la cifra può salire anche di diverse migliaia di euro.
RIMANDATE ALL'ESAME: MICROCAR POCO SICURE?
Capitolo sicurezza: se il parametro è l'indice di mortalità, le statistiche associano alle microcar un valore doppio rispetto ai mezzi a due ruote, e triplo nei confronti delle auto tradizionali. Maggiore è infatti l'eventualità di rimanere imprigionati nel mezzo in caso d'impatto. La stessa EuroNCAP misura periodicamente il grado di sicurezza dei principali modelli in vendita: ebbene, nonostante i passi avanti compiuti dai costruttori (migliori impianti frenanti, cerchi di maggiori dimensioni, robustezza complessiva superiore), generalmente la pagella dei micro crash-test è di gran lunga meno lusinghiera che non quella delle automobili propriamente dette. Ne consegue che anche i premi assicurativi sono piuttosto elevati. Si sappia anche questo, insomma.
CARRELLO DELLA SPESA: LE CASE COSTRUTTRICI
Abbiamo parlato al plurale, spulciamo invece tra le singole proposte di mercato. Numerosi sono i marchi attivi anche in Italia: la piacentina Casalini e le francesi Aixam e Ligier i player che si spartiscono la fetta di torta più sostanziosa, ma c'è posto anche per altri concorrenti. Ecco un elenco delle Case costruttrici.
Visita i rispettivi portali web per conoscere l'offerta più in dettaglio. Di seguito, l'identikit di alcuni tra i modelli più gettonati da teenager e non.
AIXAM CITY Motore diesel, raffreddamento a liquido, un ricco equipaggiamento di serie. Listino a partire da 10.990 euro. A seconda che si prediliga il comfort, lo stile, oppure l'animo sportivo, la gamma si divide tra gli allestimenti City Pack, City Sport, City Evo, City Premium, City GTO. Esiste anche la versione elettrica e-City, prezzi da 14.750 euro.
CASALINI M14 Progettata e costruita interamente in Italia, la Casalini M14 rappresenta l'icona stilistica del suo segmento. Un design vincente (di grande effetto le luci diurne a LED e i cerchi in lega da 15 pollici) che coniuga eleganza, spazio, lusso e carattere. Prezzi dai 14.000 euro in su.
LIGIER JS 50 Proposta in varie configurazioni interne, questa elegante microcar è il cavallo di battaglia del Costruttore francese attivo in passato anche in Formula 1. Comoda, capiente, verstatile, la JS 50 parte da 10.990 euro (Club Young), ma se si vuole il top occorre mettere in preventivo una spesa di 14.600 euro (JS 50 Sport DCI ICE).
MICROCAR M.GO Un profilo sobrio, ma anche una vetturetta con la propria personalità. Le sue dimensioni compatte e il grande volume interno fanno di M.GO (sdoppiata nelle versioni Dynamic Plus e Premium Highland, prezzi a partire da 10.190 euro) un'alternativa per gli spostamenti a breve raggio da tenere in considerazione.
PRIMA CAMPANELLA E dopo avervi introdotto al magico mondo delle microcar, in bocca al lupo per un anno scolastico di soddisfazioni maxi!