La foto che apre questo articolo sembra emblematica. Il Bibendum, il famoso ''omino della Michelin'', saluta tutti e il motivo è presto detto. Il costruttore francese esce definitivamente dal mercato russo. Si tratta dell’ultimo produttore in ordine di tempo ad annunciare l’abbandono di quel Paese, confermando che sta vendendo le sue due società locali, anche se i termini dell’accordo economico non sono stati rivelati.Il colosso francese sta vendendo Michelin Russia Tire Manufacturing Company e Camso CIS Power International Tyres, noto partner dei francesi e uno dei maggiori distributori di pneumatici in Russia. L'accordo prevede il mantenimento della forza lavoro che attualmente conta su 250 dipendenti, la maggior parte dei quali lavorerà presso lo stabilimento Michelin di Davydovo. Pensate che a pieno regime, questa fabbrica impiegava 750 persone e produceva fino a due milioni di pneumatici all'anno, principalmente per il mercato interno, ma anche per quelli del Nord Europa.
Michelin: la casa francese lascia il mercato russo UNA DECISIONE CHE ERA NELL’ARIAIl produttore francese ha sospeso le attività industriali nel paese il 15 marzo 2022in seguito all'invasione russa dell’Ucraina e afferma di non essere stato in grado di trasferire la sua azienda a una gestione locale a causa di “grosse difficoltà” nel garantire che queste società restassero autonome. Michelin ha aggiunto che “ha permesso a tutti coloro che desideravano lasciare la società, di farlo senza problemi o pressioni”, sottolineando che non era possibile per Power International Tyresmantenere tutto il personale.
Michelin: decisione di abbandonare a causa della guerra fra Russia e UcrainaIL 2% DEL MERCATO PNEUMATICIL'azienda è entrata per la prima volta nel mercato russo nel 1997 e ha aperto il suo impianto di produzione locale nel 2004, diventando la prima società internazionale di pneumatici a farlo. La Russia ha rappresentato circa l'1% della sua produzione globale di pneumatici per auto e il 2% delle sue vendite totali. Questo accordo arriva pochi giorni dopo che Volkswagen ha annunciato di aver venduto tutte le azioni delle sue filiali russe e della sua fabbrica nella città occidentale di Kaluga. I tedeschi hanno venduto le attività russe alla concessionaria con sede a Mosca Avilon. Sebbene non sia stata inserita una cifra ufficiale sull'accordo, voci affermano che Avilon ha pagato alla casa automobilistica circa 125 milioni di euro.