Che l’invito europeo alla transizione elettrica abbia messo pressione ai grandi costruttori di automobili è un dato di fatto. Una svolta epocale, un vero e proprio sconvolgimento, per le Case, ma anche per tutto il mondo dei loro fornitori, dalla componentistica fino ai produttori di pneumatici costretti a dover ragionare su necessità di un prodotto specifico per le esigenze di un veicolo a batterie, in primis autonomia e comfort acustico, che sono fondamentali nello sviluppo di un’auto che fa il pieno alla spina.
Pneumatici Michelin: tutta la gamma è a elevata efficienza energeticaUNO PNEUMATICO SPECIALEVa da sé che l’elemento di contatto con il suolo gioca un ruolo cruciale per ottimizzare l’efficienza di un BEV (Battery Electric Vehicle). Quindi, ricerca, progettazione, sviluppo e collaudi si sono concentrati sulla produzione di pneumatici con caratteristiche speciali; dalle mescole su misura, con strutture più robuste e battistrada studiati ad hoc, dedicati esclusivamente alle auto elettriche. E qui il target è stato il risparmio energetico insieme a silenziosità eresistenza alle sollecitazioni generate da veicoli più pesanti e con motori tanto vigorosi da mettere in crisi lo pneumatico stesso.
Pneumatici Michelin: l'e.Primacy garantisce minori consumi e silenziosità di marciaI FRANCESI INSEGNANODetto questo, oggi le carte in gioco potrebbero essere rimescolate. Perché? Semplicemente perché l’esperienza sul campo è una grande risorsa e permette di fare un’analisi approfondita dopo avere raccolto informazioni oggettive. Ne parliamo con un player importante come Michelin, leader mondiale nella produzione e vendita di pneumatici e, credo di non sbagliare, anche leader mondiale del settore negli investimenti in ricerca e sviluppo, pari a 600/700 milioni di euro ogni anno. Un ottimo interlocutore per fare chiarezza sul tema delle gomme specifiche per le elettriche, anche perché il 50% delle auto elettriche monta come primo equipaggiamento pneumatici Michelin.
Pneumatici Michelin: ottimo rendimento in ogni condizione ambiente per le gomme ''green''MICHELIN: EFFICIENZA ENERGETICA A PRESCINDERESenza dimenticare, inoltre, che Michelin pensa all’efficienza energetica da tempi non sospetti, tanto che già nel 1992 ha presentato il suo primo pneumatico con una mescola green, l’Energy, progettato in funzione della riduzione dei consumi. E le richieste dei costruttori hanno fatto sì che Michelin trovasse una risposta alla crescente diffusione delle auto ibride ed elettriche, risposta che nel 2021 si è tradotta nella presentazione di uno pneumatico “green” come l’e.Primacy, un modello perfettamente in linea con le esigenze di risparmio energetico, silenziosità e robustezza. Dove la “e” non sta per elettrico ma richiama i concetti di economia, ecologia, ecososteniblità per uno pneumatico adatto a chi cerca l’ottimizzazione sui consumi, diretto discendente dell’Energy del 1992.
Pneumatici Michelin: l'All Season CrossClimate 2 è adatto ad auto e SUV anche a batterieGOMME AD HOC, OPPURE NO?Ma la chiave di lettura, adesso, diventa un’altra: perché costruire gomme dedicate espressamente ai BEV, quando gli pneumatici tradizionali rispondono già alle esigenze dei veicoli elettrici? Se ci pensiamo bene, il parco circolante, che abbia motore a combustione interna (ICE) o a batterie (una percentuale minima), è vario e variegato, nella tipologia, nella massa, nella potenza e nell’utilizzo di tutti i giorni. E i modelli che vanno per la maggiore – ce lo dice il mercato – sono gli sport utility, quasi tutti con motore ibrido. Quindi, veicoli grandi, pesanti e con tanta coppia fin dai regimi più bassi. Ebbene, la domanda è: i SUV non hanno bisogno di uno pneumatico che abbia un elevato rendimento energetico per risparmiare sui consumi, che sia “silenzioso” per aumentare il confort e resistente all’usura per durare più a lungo? Quesito che, ovviamente, si sono posti anche in Michelin e che ha trovato una risposta molto concreta. Tutti gli pneumatici del costruttore francese sono “EV ready”, poiché tutta la gamma Michelin risponde perfettamente a queste necessità. Alcuni suoi modelli, come l’All Season CrossClimate, sono montati di primo equipaggiamento su BEV di marchi premium come VolvoXC40 Recharge ed EX90. Tuttavia, il CrossClimate non è un modello studiato apposta per veicoli elettrici o altamente elettrificati e può essere montato su qualsiasi auto o SUV. E, a tagliare la testa al toro, vale un esempio per tutti: le Tesla montano in primo equipaggiamento pneumatici Michelin, ma nonsolopneumatici specifici per le auto elettriche, possono montare Primacy ed e.Primacy, oltre a Pilot Sport di varie generazioni fino al più sportivo Pilot Sport 4S.
Pneumatici Michelin: il long test di Motorbox con CrossClimate 2 e BMW 220i Active TourerALLE SUPERCAR SERVE UN SUPER PNEUMATICO (EV)?Un distinguo vale per le auto elettriche con prestazioni elevate e potenze che raggiungono anche i 1.000 cavalli, per cui Michelin ha realizzato una versione EV del suo Pilot Sport, lanciato nel 2021 e progettato insieme a Tesla per la ModelY. Una gomma che tiene conto delle sollecitazioni generate dal mix esplosivo tra potenza, coppia e peso, sempre però con attenzione all’autonomia, tema cruciale per chi si è già convertito all’elettrico. Ma, ancora più importante che una marchiatura EV sulla gomma,è importante la marchiatura che certifica che quella gomma è stata realizzata su specifiche della Casa costruttrice dell’auto, per esempio T0 per Tesla o N0 per Porsche (dove N sta per Nürburgring). E questo vale tanto per le BEV e le PHEV quanto per le ICE, ovvero per tutte le auto, indipendentemente dalla alimentazione. Lo pneumatico si chiama sempre, per esempio, Pilot Sport 4S, ma la marchiatura della Casa certifica che quello specifico Pilot Sport 4S è stato ottimizzato secondo le richieste e le specifiche dei progettisti di quella auto. Sono gomme che devono rispondere a caratteristiche esclusive, sviluppate in partnership ed evolute grazie a un percorso esclusivo, fatto di analisi, studi e collaudi per milioni di chilometri in ogni condizione ambientale. La ricetta della Casa è segreta ma probabilmente il Pilot Sport 4S progettato per una Tesla tiene più in conto l’autonomia di quello messo a punto per una Porsche 911.