Qualsiasi indicatore preceduto dal segno ''più'', di questi tempi, è più che benvenuto, specie se a doppia cifra. Non è tuttavia il caso di lasciarsi andare a facili entusiasmi: il margine di crescita (+14,6%) che anche il mese di ottobre 2022 registra su base tendenziale contribuisce a rafforzare un clima di moderata fiducia, ma la stagione invernale si profila - se possibile - ancora più incerta del solito. Nel frattempo, giusto celebrare il trend: vendite su, trainate da benzina e diesel.
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AUTUNNO, BUONA LA PRIMA
Il mercato dell’auto in Italia registra a ottobre 2022 una nuova crescita dopo quella di agosto e settembre, e con 115.827 immatricolazioni segna un incremento del +14,6% rispetto a ottobre 2021, che con 101.103 unità aveva archiviato un calo del 36%. Con il dato di ottobre, nei primi 10 mesi 2022 si arriva a 1.091.894 immatricolazioni, pari a 175.000 auto in meno dello stesso periodo 2021 e una caduta del -13,8%.
CANALI DI VENDITA
I privati tornano in territorio positivo, segnando un leggero +1,1%, al 58,2% di quota. Anche le autoimmatricolazioni evidenziano una crescita (+5,8%), all’8,2% di share. Il noleggio a lungo termine incrementa le immatricolazioni di oltre la metà (+55,9%) e sale al 24,4% di quota sul totale mercato, grazie all’ottima performance di Top e Captive. Anche il noleggio a breve termine segna un ottimo incremento (+155,6%), seppur rappresenti appena il 2,5% del totale mese. Buon andamento delle società che in ottobre registrano un +22,1% e salgono al 6,6% di quota.
L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE
Le motorizzazioni benzina e diesel segnano un ottimo andamento di crescita (rispettivamente +21,7% e +18,4%), con le prime che salgono al 27,4% di quota e il gasolio che si attesta al 18,7%. Anche il Gpl torna in aumento (+30,5%), all’8,8% di quota nel mese, mentre il metano (-66,5%) scende vertiginosamente allo 0,4% del totale.
ELETTRIFICAZIONE Sempre dinamiche le ibride non ricaricabili (+18,3%), che salgono al 36,3% delle preferenze, con un 9,9% per le full hybrid e il 26,4% per le mild hybrid. Le plug-in hybrid recuperano (+17,4%), tornando al 5,2% di quota in ottobre, mentre le full electric cedono quasi la metà dei volumi (-48,1%), scendendo al 3,1%.
L’ANALISI PER SEGMENTI
Crescita generalizzata, ad eccezione delle citycar che perdono un quarto delle immatricolazioni, fermandosi al 14,8% di share. Le utilitarie salgono al 39,2%, il segmento C recupera quasi 2 punti, al 29,4%, il segmento D sale al 14,3%, l’E al 2% e l’alto di gamma rimane stabile allo 0,4%.
CARROZZERIE Nel mese i crossover confermano la leadership con il 44,2% delle preferenze, al secondo posto le berline che scendono al 38,3%. I SUV/fuoristrada rimangono sostanzialmente stabili al 10,6%.
LA TOP TEN
Ecco la classifica delle auto più vendute a ottobre 2022.
Autovettura | Immatricolazioni |
Fiat Panda | 8.336 |
Lancia Ypsilon | 3.662 |
Jeep Renegade | 3.565 |
Citroen C3 | 2.959 |
Fiat 500 | 2.940 |
Ford Puma | 2.917 |
Toyota Yaris Cross | 2.586 |
Dacia Sandero | 2.473 |
Toyota Yaris | 2.311 |
Renault Clio | 2.254 |
SALA STAMPA
QUI FILIERA ITALIA “Come per i mesi precedenti - dichiara Gianmarco Giorda, Direttore ANFIA - il rialzo risulta condizionato dal confronto con un ottobre 2021 che aveva chiuso a -35,7%, il peggior risultato dello scorso anno, già inficiato dalla pesante crisi dei semiconduttori. Senza dubbio, la recente rimodulazione degli incentivi e, soprattutto, l’estensione dell’ecobonus anche alle società di noleggio stimoleranno la ripresa del mercato fino alla fine dell’anno. Ora auspichiamo che venga attuata in tempi rapidi anche la misura di incentivazione per le infrastrutture private e nei condomini, passo necessario per la diffusione della mobilità elettrificata e per il conseguente rinnovo del parco circolante. A seguito dall’accordo raggiunto pochi giorni fa dalle Istituzioni europee relativamente ai nuovi target di riduzione della CO2 al 2035, sarà infatti fondamentale che il nostro Paese adotti velocemente tutte le misure necessarie per incentivare gli investimenti di imprese e cittadini, per affrontare al meglio la transizione energetica”.
QUI CASE ESTERE ''La fragilità dello scenario globale e il rischio di recessione tecnica nell’ultima parte dell’anno - prevede Michele Crisci, Presidente UNRAE - dovrebbero impattare anche sul settore automobilistico, portandolo a chiudere il 2022 a circa 1.300.000 immatricolazioni, -10,8% sul 2021, un volume pari a quello di minimo storico che si registrò nel 2013. Per quanto riguarda il prossimo anno invece, secondo Crisci “la stagnazione economica e gli effetti della recessione tecnica in avvio di anno andranno a deprimere i risultati del 2023 che dovrebbe rimanere su un volume sottotono da noi stimato in 1.400.000 unità, +7,7% sul 2022”. Dopo la conferma dello stop dal 2035 alla vendita di auto nuove a combustione interna, decisa in sede europea il 27 ottobre, per Michele Crisci “è necessario e urgente un piano puntuale su come affrontare la riconversione industriale nel nostro Paese. Una riconversione – aggiunge - possibile solo a fronte di un mercato in buona salute e di stimoli per una diffusione accelerata delle vetture a zero emissioni”.
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