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Mercato auto

Vendite, dicembre in positivo (+21%) ma il 2022 è ai minimi storici


Avatar di Lorenzo Centenari, il 02/01/23

1 anno fa - Immatricolazioni su per il sesto mese di fila, ma il bilancio annuale...

Mercato auto Italia dicembre 2022, vendite +21%. Dati, classifiche
Immatricolazioni su per il sesto mese di fila, ma il bilancio annuale è estremamente negativo. I dati, le classifiche e le reazioni

Rallegrarsi o disperarsi? Perché se è vero che dicembre registra una performance da applausi (+21%), è vero pure che il 2022 riporta indietro l'orologio di 10 anni: nonostante la ripresa nel secondo spicchio dell'anno solare, vendite mai così basse dal 2013. In prospettiva, pesa la mancanza di un piano industriale nazionale. Gli incentivi ai modelli a basse emissioni? Non impattano, non abbastanza. Una panoramica del mese e dei 12 mesi.  

DICEMBRE ''IN A GLANCE''

Mercato dell’auto dunque positivo anche a dicembre, ed è il sesto mese consecutivo. La crescita accelera e segna un +21% grazie alle 104.915 nuove immatricolazioni registrate, rispetto alle 86.717 unità di dicembre 2021. Ma la crescita costante non è sufficiente a riportare in attivo il bilancio dell’intero anno 2022, che si ferma a 1.316.702 unità, perdendo oltre 141.000 auto rispetto al 2021, con un calo del -9,7% e un livello non lontano dal minimo storico di 1.304.500 immatricolazioni registrate nel 2013.

CANALI DI VENDITA

Si conferma una crescita in volume dei privati (+7,4%), che la porta a chiudere il 2022 comunque con immatricolazioni in flessione (-15,6%). Le autoimmatricolazioni confermano un calo (-16,3%) e chiudono l’anno a -16,6%. In forte crescita il noleggio a lungo termine (+81%), che chiude il 2022 a +18,8%. In recupero anche in dicembre il noleggio a breve termine (+85,5%) che a fine anno si ferma, però, al -17%. Prosegue infine il trend positivo delle società, a +16% in dicembre e a -1% nei 12 mesi.

L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE

Benzina (+17,7%) e diesel (+20,2%) segnano una crescita a doppia cifra nel mese, ma perdono in volume sul totale 2022, chiudendo rispettivamente al -16,2% e al -20,1%. Il Gpl chiude dicembre (+40,9%) e totale anno (+10,2%) in crescita, mentre prosegue la frenata del metano (-66,9%), in linea col bilancio 2022 (-65,9%).

ELETTRIFICAZIONE In dicembre le auto alla spina coprono il 9,4% delle preferenze, con le elettriche pure -25,9% e le plug-in hybrid a -4,6%, categorie che nell’intero anno chiudono rispettivamente a -26,6% e a -2,7%. Molto dinamiche le ibride autoricaricabili, che chiudono il 2022 guadagnando oltre 5 punti di quota, con un +18,5% per le full hybrid e un +2,6% per le mild hybrid.

L’ANALISI PER SEGMENTI

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Crescono a doppia cifra tutti i segmenti, ad eccezione delle city car che cedono in volume e si fermano al 13,8% di share, con una quota nei 12 mesi che perde 2,5 punti, al 15,2% del totale. Le utilitarie nel totale anno guadagnano 1,7 punti, al 39,3% di quota, il segmento C conferma il 29,7% del totale, il segmento D sale al 13,3%, l’E al 2,2% e l’alto di gamma allo 0,4%.

CARROZZERIE Nel 2022 crossover e fuoristrada guadagnano oltre 5 punti, al 53,7% del totale (i primi al 43,2%, gli altri al 10,5%). Le berline perdono 4,6 punti e scendono al 39,6% di quota. Le station wagon si fermano al 3,4%.

LA TOP TEN 2022

A guidare la classifica dei modelli più venduti dell'intero 2022 è sempre lei, l'immarcescibile Fiat Panda.

AutovetturaImmatricolazioni
Fiat Panda 6.676 
Dacia Duster 2.790
Fiat 500 2.638
Renault Captur 2.428
Toyota Yaris Cross 2.392
Lancia Ypsilon 2.210
Jeep Renegade 2.188
Fiat 500X 2.108
Jeep Compass 1.776
Peugeot 3008 1.722

SALA STAMPA 

QUI FILIERA ITALIA “Nel 2022 - commenta Paolo Scudieri, Presidente ANFIA - il contesto in cui la filiera automotive si è trovata ad operare, già segnato dalla crisi dei semiconduttori, delle materie prime e della logistica, è ulteriormente peggiorato in conseguenza delle ripercussioni del conflitto in Ucraina, che ha innescato una grave crisi energetica e ulteriori strozzature nelle catene di fornitura a livello europeo e globale. Ma è anche stato l’anno in cui, finalmente, si è potuto contare su uno specifico Fondo automotive con una programmazione pluriennale, fino al 2030, delle risorse stanziate, sia per le misure di supporto alla domanda, per la diffusione delle tecnologie a zero e bassissime emissioni, sia per gli strumenti di accompagnamento alla riconversione produttiva della filiera”.

QUI CASE ESTERE “Davanti a un quadro tutt’altro che esaltante - commenta Michele Crisci, Presidente UNRAE - dispiace che in un momento così importante e di profondo cambiamento del mondo automotive, nella Legge di Bilancio appena approvata non sia previsto nulla di nuovo per un comparto che deve affrontare rapidamente una profonda riconversione industriale e commerciale della filiera per sostenere la transizione verso una mobilità sostenibile. Seppur apprezzabile, quanto fatto finora non è sufficiente, i dati lo dimostrano chiaramente, e ci auguriamo che possano presto essere previste misure migliorative per raggiungere tale scopo”.

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Pubblicato da Lorenzo Centenari, 02/01/2023
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