Buone notizie, in Italia il mercato dell’auto infila un altro segno ''più'' ed è un ''più'' da cifra doppia. Nel mese di aprile 2023, immatricolazioni a quota 125.805, per una crescita del +29,2% rispetto ad aprile 2022. Nel primo quadrimestre il numero delle immatricolazioni sale a 552.850 unità, in crescita del +26,9% rispetto alle 435.681 del gennaio-aprile 2022. La catena logistica è ripartita, l'auto rialza la testa e nutre fiducia: la stima Unrae per l'intero 2023 viene rivista al rialzo, prevedendo per fine anno 1.470.000 immatricolazioni, in crescita del +11,6% sul 2022 (anche se ancora in calo del -23,3% sul 2019). La solita panoramica.
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CANALI DI VENDITA
I privati, crescendo meno del mercato totale (+16,9%), in aprile perdono 4,8 punti di quota, al 48,1% del totale, mentre le autoimmatricolazioni (+24,8%) si fermano all’8,8% di share. Il noleggio a lungo termine (+31,6%) recupera ancora quota di mercato, salendo nel mese al 26,0%, in accelerazione anche il noleggio a breve termine (+151,2%), che arriva all’11,4% di penetrazione. Le società segnano infine una crescita leggera (+8,4%), perdendo un punto di quota, al 5,7%.
L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE
Il motore a benzina (+39,3%) segna un forte recupero, salendo al 29,2% di quota, mentre il diesel (+20,2%) retrocede al 19,7% di share. Il Gpl (+45,1%) risale all’8,3%, infine il metano, unica motorizzazione in flessione (-89,3%), si ferma allo 0,1% di quota.
ELETTRIFICAZIONE Le auto 100% elettriche (+29,9%) scendono nuovamente in quota rispetto al recupero di marzo, fermandosi al 3,1% di share nel mese (3,7% nel quadrimestre), mentre le plug-in hybrid (+8,6%) si portano al 4,8% (4,5% in gennaio-aprile). Nel complesso, le auto ECV rappresentano in aprile il 7,9% del mercato. Le vetture ibride non ricaricabili rimangono infine sostanzialmente stabili al 34,8% delle preferenze (35,5% in gennaio-aprile), con un 8,3% per le full hybrid (+16,4%) e 26,5% per le mild hybrid (+32,2%).
L’ANALISI PER SEGMENTI
Calo di quota delle berline del segmento A, all’11,7%, e una leggera riduzione per quelle del segmento B (al 17,9%). I SUV perdono terreno in A, mentre lo recuperano in B (al 27,1% di share). Fra le medie (seg. C), salgono sia i SUV, al 20,4% di rappresentatività, sia le berline al 5,8%. Sostanzialmente stabili le berline del segmento D, allo 0,7% di quota, mentre perdono rappresentatività i SUV (al 6% del totale). Nell’alto di gamma i SUV coprono l’1,7% del mercato e le berline lo 0,2%; infine le station wagon rappresentano il 4,4% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive lo 0,8%.
LA TOP TEN
A guidare la classifica dei modelli più venduti è sempre lei, Fiat Panda.
Autovettura | Immatricolazioni |
Fiat Panda | 7.390 |
Fiat 500 | 4.129 |
Lancia Ypsilon | 3.720 |
Dacia Sandero | 3.528 |
Fiat 500X | 2.798 |
Ford Puma | 2.644 |
Peugeot 3008 | 2.632 |
Volkswagen T-Roc | 2.481 |
Jeep Renegade | 2.319 |
Dacia Duster | 2.277 |
SALA STAMPA
QUI FILIERA ITALIA “Se ad aprile 2023 il mercato auto italiano realizza la quarta crescita mensile consecutiva a doppia cifra – afferma Paolo Scudieri, Presidente ANFIA – è anche grazie al confronto con un aprile 2022 che aveva chiuso in forte calo a causa dell’attesa dell’effettiva entrata in vigore delle misure di incentivazione. A proposito di effetto attesa: onde evitarlo nei prossimi mesi, chiediamo di accelerare la rimodulazione degli incentivi attualmente in vigore per l’acquisto di vetture a bassissime e zero emissioni e di provvedere alla riallocazione degli oltre 250 milioni di euro avanzati dall’ecobonus 2022 per l’incentivazione delle fasce 0-20, per supportare la ripresa e la crescita del mercato delle auto elettriche (BEV), anche aumentandone l’incentivo unitario, e 61-135 g/km di CO2”.
QUI CASE ESTERE ''Si lavori fattivamente, in modo coordinato con tutti i soggetti coinvolti e con una strategia pragmatica, per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni al 2035”, afferma Michele Crisci, Presidente UNRAE. “I dati dimostrano che gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni non stanno funzionando: in aprile infatti la CO2 media è cresciuta del 2,9%. E’ urgente una loro riformulazione, con innalzamento dei tetti di prezzo e l’inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno. Aspettiamo quindi una convocazione del Tavolo Automotive, di cui non si hanno più notizie, per lavorare di comune accordo verso obiettivi condivisi. Inoltre - prosegue Crisci – è necessario recuperare i ritardi accumulati sul fronte delle infrastrutture, accelerando l’installazione di colonnine di ricarica sia private che pubbliche, in particolare lungo le autostrade e strade statali, evitando la formazione di nuovi divari geografici all’interno del Paese e, anzi, andando a sanare quelli già esistenti”.
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