Anno nuovo, vita vecchia. Non cambia la tendenza negativa del mercato dell’auto in Italia, e la dinamica discendente degli ultimi mesi del 2021 viene confermata anche a gennaio 2022. D'altra parte, il senso è chiaro: no incentivi, no (ri)party. Rispetto a gennaio 2021, vendite di gennaio 2022 giù di quasi un quinto. Con l'aiuto di UNRAE, snoccioliamo i numeri. Ahimé, ancora impietosi.
- Gennaio 2022 in breve
- L’analisi per alimentazione
- L’analisi per segmenti
- La top ten
- Le dichiarazioni
- I dati di mercato dei mesi precedenti
I DATI DI MERCATO DI GENNAIO 2022
Con 107.814 unità immatricolate, il primo mese dell’anno mostra un calo delle vendite del 19,7%, pari a oltre 26 mila veicoli in meno rispetto a gennaio 2021, che aveva un giorno lavorativo in meno ma era supportato dagli incentivi governativi.
CANALI DI VENDITA Sotto il profilo degli utilizzatori emerge un calo vertiginoso dei privati che, nel confronto con gennaio 2021 interessato dagli incentivi governativi, perdono oltre il 20% chiudendo con una quota in contrazione di 1,2 punti, al 66,7% del totale (a circa 72.700 unità). Le autoimmatricolazioni perdono oltre il 27% dei volumi, fermandosi nel mese al 10,5% di quota di mercato. Anche il noleggio a lungo termine segna un deciso crollo del 16,7% (per una pesantissima frenata delle Captive a fronte di un leggero incremento delle società Top), riuscendo comunque a recuperare mezzo punto di quota e chiudendo al 15,6% del totale, con 17.000 unità. Il confronto con un gennaio 2021 dai volumi quasi inesistenti consente al noleggio a breve termine di crescere a tripla cifra, raggiungendo comunque appena l’1,7% di share sul totale mercato. Un calo di “appena” il 6,7%, consente alle società di incrementare la propria rappresentatività al 5,6% nel mese, con 6.081 unità.
L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE
Un altro tracollo vertiginoso interessa benzina e diesel che archiviano nel mese una quota rispettivamente del 27,2% (-8,7 p.p.) e 19% (-8 p.p.). Continua la crescita imponente del Gpl che recupera 3 punti e arriva al 9,2% di quota, mentre il metano nel mese perde quasi la metà dei volumi, all’1,3% di quota. In forte espansione le ibride che si confermano market leader con il 34,9% delle preferenze, con le “full” hybrid al 10% e le “mild” al 24,9%. Come anticipato, seppur con volumi in crescita del 45/46% le elettriche pure BEV e le ibride Plug-in crollano in termini di rappresentatività rispetto a dicembre, fermandosi rispettivamente al 3,4% e al 5% di quota, complessivamente circa 5 punti in meno del mese scorso.
L’ANALISI PER SEGMENTI
Forte calo a doppia cifra nel mese per tutti i segmenti (ad eccezione dell’alto di gamma), con una crescita di quota per le utilitarie, una sostenuta contrazione per le piccole (A) e le medie (C) e una stabilità per i segmenti D, E e alto di gamma.
CARROZZERIE Nel mese crossover e fuoristrada arrivano a coprire quasi il 52% delle preferenze, a fronte di una contrazione delle berline al 42,4% e delle station wagon al 2,6%.
LA TOP TEN
Ecco la classifica delle auto più vendute nell’ultimo mese:
Autovettura | Immatricolazioni |
Fiat Panda | 9.466 |
Dacia Sandero | 4.012 |
Ford Puma | 3.267 |
Lancia Ypsilon | 3.265 |
Toyota Yaris Cross | 3.243 |
Fiat 500X | 2.468 |
Dacia Duster | 2.415 |
Peugeot 2008 | 2.411 |
Toyota Yaris | 2.408 |
Volkswagen Polo | 2.376 |
LE DICHIARAZIONI
QUI UNRAE “Ci auguriamo che adesso, finalmente, il Governo riprenda in mano i dossier, come quello dell’automotive, che negli ultimi mesi sono stati completamente trascurati”, afferma il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci. L’elenco delle misure auspicate dall’UNRAE parte dalla necessità di “dare rapida attuazione ai piani previsti dal PNRR per le reti di infrastrutture dei veicoli elettrici, con un cronoprogramma puntuale su come investire le risorse stanziate”. “E’ urgente, inoltre – aggiunge Crisci – portare avanti i progetti del Ministero dello Sviluppo economico a sostegno dell'acquisto di veicoli a basse emissioni, per non bloccare il processo di elettrificazione nel nostro Paese. E, infine, allineare la fiscalità italiana dei veicoli aziendali a quella dei principali major market europei per rendere competitive le imprese italiane.
QUI ANFIA “Al di là dei risultati di mercato di questo primo mese del 2022, in continuità con il trend fortemente negativo del secondo semestre 2021 — afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA – mi preme evidenziare che non sono ulteriormente procrastinabili la definizione e l’avvio di un piano di politica industriale dedicato alla transizione della filiera automotive, un processo che, se non adeguatamente gestito, potrebbe costare al nostro Paese oltre 70.000 posti di lavoro persi. Diventa ogni giorno più concreto il rischio che, in assenza di strumenti che accompagnino la riconversione, molte aziende si trovino costrette a rimodulare investimenti e piani produttivi sul nostro territorio, a danno della sopravvivenza di un settore trainante dell’economia italiana e, quindi, della competitività dell’intero sistema Paese.
I DATI DI MERCATO DEI MESI PRECEDENTI
- Mercato auto, i dati di dicembre 2021
- Mercato auto, i dati di novembre 2021
- Mercato auto, i dati di ottobre 2021
- Mercato auto, i dati di settembre 2021
- Mercato auto, i dati di agosto 2021
- Mercato auto, i dati di luglio 2021
- Mercato auto, i dati di giugno 2021
- Mercato auto, i dati di maggio 2021
- Mercato auto, i dati di aprile 2021
- Mercato auto, i dati di marzo 2021
- Mercato auto, i dati di febbraio 2021
- Mercato auto, i dati di gennaio 2021
- Mercato auto, i dati di dicembre 2020
- Mercato auto, i dati di novembre 2020
- Mercato auto, i dati di ottobre 2020
- Mercato auto, i dati di settembre 2020
- Mercato auto, i dati di agosto 2020